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Uragani devastanti, la causa: il cambiamento climatico

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uragani devastanti, colpa del cambiamento climatico

Gli scienziati concordano: gli uragani, il maltempo di questi ultimi anni sono dovuti principalmente al cambiamento climatico in atto. A sottolinearlo con forza è anche la stessa Greenpeace Usa.

Cambiamento climatico, gli uragani diventeranno sempre più devastanti

Gli Stati Uniti  – denuncia Greenpeace – sono minacciate costantemente da uragani, ma Irma è stato uno degli uragani più forti mai registrati e la causa è dovuta principalmente alle conseguenze determinate sul Pianeta dal cambiamento climatico.

E i danni sono evidenti a tutti. Il primo ministro di Barbuda ha stimato che il 90-95% dell’isola sia stato distrutto. E’ bastato che Irma sfiorasse Puerto Rico per paralizzare un territorio dove il 46% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Le conseguenze dell’uragano potrebbero lasciare per sei mesi senza energia vaste aree di Puerto Rico, devastando un territorio con altri effetti assolutamente tragici su zone già povere.

Irma è ormai in Florida. Un territorio che fa già i conti con l’innalzamento del livello del mare e ad elevatissimo rischio indonazioni. Eppure, si pensi, la Florida ha votato per Donald Trump.

Cambiamento climatico, i ricercatori delle compagnie petrolifere conoscevano le conseguenze devastanti sul clima

Sembra un’ordalia, una specie di giudizio divino, quello che si sta abbattendo su uno tra i principali Paesi inquinanti del Pianeta. Non solo: il Paese che, grazie a Trump, ha deciso di non approvare l’accordo sul clima a fatica raggiunto per abbassare la temperatura globale a causa delle emissioni di CO2.

Non basta: perché gli stessi ricercatori legati alle multinazionali sono da sempre stati consapevoli delle conseguenze devastanti legate al cambiamento climatico.

Sin dal 1982 i ricercatori della Exxon, la più grossa compagnia petrolifera privata del mondo, avevano avvertito degli impatti sul clima. Eppure – denuncia Greenpeace Usa – “la Exxon e le altre multinazionali petrolifere si sono impegnate per decenni in una costosissima campagna per seminare dubbi sul cambiamento climatico, ostacolare la politica climatica, screditare la scienza e proteggere i loro profitti”. Sino ad arrivare a Donald Trump, esempio emblematico di questa politica disastrosa.

Cambiamento climatico, il maltempo colpirà sempre più duramente anche il nostro Paese

Ed il maltempo, ormai, non fa sconti a nessuno. Nel nostro Paese, il rischio, ora, dopo la siccità che ha colpito duramente in estate è nelle piogge torrenziali che hanno già provocato vittime, come a Livorno, senza considerare i danni a Roma per l’incuria e l’inettitudine delle istituzioni.

La priorità – denunciano le associazioni ambientaliste -, ormai, non può che essere in una nuova politica energetica che ponga il cambiamento climatico al primo punto. E per far questo occorre anche che chi inquina di più paghi di più per gli effetti devastanti provocati dalle emissioni di CO2 in atmosfera. Gli Stati Uniti, in questa grigia classifica, sono al primo posto. Rinunceranno alla politica di Trump? Saranno in grado di invertire la rotta? I messaggi devastanti arrivano dalla Natura. Sapranno ascoltarli?