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Ad Aprica con Sunà da Mars

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Sunà da Mars

Siamo in Lombardia, nel cuore delle Alpi Orobie, precisamente a cavallo tra le province di Brescia e Sondrio. Ad Aprica, meravigliosa località della Valtellina e frequente sede d’arrivo di tappa del ciclistico Giro d’Italia, tutto risuona davvero come una fiaba, una vera e propria montagna di emozioni.

Le sue rinomate piste da sci e i suoi numerosi sentieri per esplorazioni con le racchette da neve, lungo la scia di paesaggi incantevoli, fanno di questa località turistica, infatti, una meta perfetta dove godere, in ogni stagione dell’anno, delle pace del verde e del bianco.

Sunà da Mars, la tradizione mai perduta di Aprica

Natura ma anche tanto, tanto, folclore, specialmente con l’arrivo dell’ultimo giorno di febbraio quando Aprica apre le danze del Sunà da Mars, letteralmente “Suonare di Marzo“, una tradizione contadina molto antica di origine pagana ma con influenze religiose.

Quando ai tempi Aprica era solo una realtà rurale e pastorizia, ed il turismo ancora non rendeva la neve una benedizione del cielo, si usava infatti risvegliare la primavera con il suono di campanacci. Lo spirito della tradizione, tramandato di generazione in generazione, nasce proprio come rito propiziatorio per la ricrescita dell’erba dopo la pausa invernale, ed è ancora una tradizione che si ripete: tutti gli anni, l’ultimo giorno di febbraio, dalle sei contrade di S. Pietro, Dosso, Mavigna, S. Maria, Liscidini e Liscedo, gli abitanti in costume locale percorrono le vie del paese con i campanacci, appunto, affinché il suono fragoroso e ritmico risvegli il verde ancora preda del gelo e la natura ritorni a rifiorire prosperosa.

In ogni contrada si aprono le danze

Nell’ultima serata, in ogni contrada si radunano tutte le famiglie e viene distribuito, oltre al vin brûlé, il tanto atteso mach protagonista dell’evento, una sostanziosa e rustica rustica pietanza locale a base di polenta, formaggio e salsiccia. Sunà da Mars, di antica origine, è una delle più originali manifestazioni nazionali – e in particolare montane – dai significati ancestrali legati al risveglio della madre terra e alla sua ripresa del ciclo vitale. Pittoresco ed evocativo, il Sunà da Mars è davvero una bellissima occasione per salutare l’inverno accogliendo la primavera fuori dai classici circuiti.