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Alberi sui grattacieli

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Dove non arriva la politica – distratta e avulsa dai temi ambientali specie nei tempi di crisi – arrivano la creatività e l’ingegno del mondo dell’architettura verde. Stanno per diventare realtà, infatti, una serie di progetti che vedono la realizzazione di boschi e giardini sulle terrazze di grattacieli e altre imponenti strutture edilizie. L’idea si sta diffondendo in tutto il mondo: progetti simili sono in cantiere in Italia, Francia, Spagna, Russia, Stati Uniti. La firma, molto spesso, è italiana.

Tetti verdi sui grattacieli

Stefano Boeri, architetto e assessore alla Cultura al Comune di Milano, ha illustrato così i vantaggi di questo innovativo modo di intendere lo spazio urbano: “Costituire un microclima, produrre umidità e ossigeno, assorbire CO2 e polveri sottili, proteggere dalla luce estiva e lasciar filtrare quella invernale, riparare dal vento e mitigare l´inquinamento acustico”. Lo stesso Boeri, con la collaborazione dei professionisti del suo studio, è autore di un progetto ‘green’: la costruzione, in piena Isola di Milano (quartiere meneghino), di due torri sormontate da grandi alberi e fiori innestati.

La prima torre è alta 100 metri, la seconda 78. Entrambi gli edifici ospiteranno appartamenti e locali adibiti ad abitazione.
Ma non finisce qui, nemmeno per Milano. Enea promette che entro il 2015 sarà pronto Skyland, la prima fattoria ‘verticale’: un palazzone di oltre 30 piani che ospiterà orti biologici. L’obiettivo è produrre cibo sano per 25mila persone e tutto senza pesticidi, senza rifiuti e senza emissioni.

Da Nabito Architettura un progetto ambizioso

La Nabito Aquitectura ha in serbo un progetto ambizioso quanto innovativo: Straiscraper, ungrattacielo a forma di chiocciola in cui il soffitto di un appartamento è il giardino della casa al piano di sopra. L’edificio verrà realizzato entro il 2015 a Barcellona.
Ancora più bizzarri sono i progetti di David Fisher, architetto italiano dal nome anglofono, distribuiti tra Mosca, Dubai e New York: torre rotanti che grazie al loro moto perpetuo conquistano una propria autonomia energetica, pulita, rinnovabile e a costo zero.
Sono tutti progetti ambiziosi, a volte anche strani, che sfidano il senso comune il quale – speriamo indebitamente d’ora in poi – associa edilizia a inquinamento. Grattacieli green, foreste urbane, torri ecosostenibili possono essere risorse insperate per salvare le città dallo stato di apnea in cui versano.