Home Punti di vista Annalisa De Simone, attrice e scrittrice esordiente: «Solo andata? Il mio viaggio»

Annalisa De Simone, attrice e scrittrice esordiente: «Solo andata? Il mio viaggio»

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Annalisa De Simone

Ho chiamato Annalisa De Simone per accordarmi sull’intervista e le ho raccontato che, come lei, anche io sono nata a L’Aquila. Il caso ha voluto che proprio il giorno della telefonata cadesse il quarto anniversario del terribile terremoto che ha distrutto la città abruzzese, così abbiamo condiviso qualche ricordo e una timida speranza per la ricostruzione. Questa l’intervista di Daily Green.

Annalisa De Simone è nata appunto a l’Aquila nel 1984 e ha iniziato la sua carriera come ballerina e coreografa in teatro e in tv. E’ laureata in Scienze Umanistiche e parla due lingue. Esordisce come attrice nel 2006 al Teatro dell’Opera di Roma e da lì cinema, televisione, spot pubblicitari, cortometraggi e videoclip.

Annalisa De Simone, nasci a L’Aquila ma ora vivi a Roma…

Da adolescente vivevo la provincia come un limite, così appena ho potuto ho oltrepassato il muro dei luoghi stretti e della socialità limitata e mi sono trasferita a Roma, con i miei tanti progetti in spalla. Dopo alcuni anni però, ancora la stessa voglia di fuga. Allora mi sono trasferita a Parigi eppure anche in Francia, la tentazione di scappare – da cosa non so – è rimasta sempre forte. Il fatto è che sono inquieta e dopo un po’ di tempo la noia mi attanaglia. Ora, per farla breve, vivo a Roma.

Certamente, però, non sei stata con le mani in mano. Hai appena trent’anni e una carriera d’attrice in ascesa. Uno si aspetterebbe la notizia di un nuovo ruolo in tv e invece tu esordisci come scrittrice e scegli proprio L’Aquila per presentare il tuo romanzo….
“Solo Andata” , che vorrei descrivere con le parole che rubo dal sito: “Un incidente, un tradimento, un viaggio, il sonno, una risata, una scoperta, uno sbaglio, un pasto, l’infanzia, le cicatrici, un figlio, il dolore, la pipì, una città nuova, anche un orgasmo, una caduta, una bugia, uno sbadiglio, un capello bianco, la scuola, un intervento in testa, il compleanno, lo stipendio, l’intimità, il temporale e quante altre cose …..”

Insomma sei anche una scrittrice…mi chiedevo se hai anche una vita privata: sospetto che qualcosa devi pur trascurarla…
A trascurare si fa sempre in tempo. Ho amiche che hanno studiato medicina, giurisprudenza, biologia e posso assicurarti che lavorano il doppio di me. Hanno vite private dense di sentimenti e struggimenti. A quasi trent’anni – scusa, ma ci tengo al “quasi” – mi senso di aver gettato le basi di quello che vorrei fare, ma ancora non subisco l’assillo di ritmi insostenibili. E forse un po’ lo cerco, perchè quando ho da fare tante cose finisce che le faccio meglio!

Chi sarai da grande? Attrice, coreografa, scrittrice o…
Una donna soddisfatta, libera, capace d’essere se stessa. Qualunque cosa significhi. Almeno, se la metto così, rischio meno delusioni. Non ti pare? Ci sono alcuni aspetti di te che dipendono solo da te, voglio concentrarmi su quelli. Recitando e scrivendo, s’intende.

Una giornata di shopping o una giornata a fare nulla in spiaggia ?
Sono molto vanitosa eppure odio fare shopping. Le mie amiche lo sanno bene, quando si tratta di andare per negozi io sparisco. Ma poi – non capisco come sia possibile – riesco a spendere sempre più di loro. Per quanto riguarda la spiaggia, ho un problema con le persone iperattive: voglio solo restarmene all’ombra a leggere o a parlare.

Animali in casa?
Sì, sono cresciuta con cani e gatti e non saprei proprio immaginarmi senza. La mia Lola – posso farti vedere la foto? Guarda quant’ è bella! E’ stato il regalo più bello che mi abbiano mai fatto. Odio le lagne di chi crede che un cane sia un portatore di virus in casa, odio la stupidità di chi argina i cani in giardino pensando che lontani dal padrone stiano meglio perché in mezzo al verde. E sono contraria all’uso dei test sugli animali per i prodotti cosmetici. E’ stata una mia amica e collega, Samanta Piccinetti, alcuni anni fa sul set di Un posto al sole a farmi riflettere su questo argomento. Da allora scelgo solo cosmetici che siano etici oltre che funzionali.

Cosa pensi dei vegetariani o dei vegani?
Di natura e per carattere sono contro ogni tipo di estremismo. I vegani e i vegetariani non arrivo ancora a capirli. Ma non escludo che sia dovuto a un mio limite.

Uragani, terremoti, situazioni meteorologiche estreme: credi sia colpa della nostra attività e quindi dell’inquinamento che siamo riusciti a provocare? Cosa pensi si possa fare per invertire la tendenza?
Penso che questi fenomeni siano sempre esistiti e contro di loro si può fare poco. Credo, però, nella parola “lungimiranza”, totalmente esclusa dalla politica attuale, che dovrebbe invece rientrare nel suo vocabolario. Come tante altre temo, tipo “sobrietà, onestà, intelligenza, rispetto”… quanto tempo abbiamo per l’intervista?

Cosa fai ogni giorno di “ecologicamente corretto”?
Sono vittima di feroci sensi di colpa quando spreco acqua e luce. Se capita di distrarmi riesco ancora a sentire la voce stridula di mia madre che, da piccola, mi urlava contro. Vorrei fare la raccolta differenziata, ma il mio quartiere a Roma non è attrezzato. E questo lo trovo assurdo.

Annalisa De Simone promette bene anche dal punto di vista “green” e siamo certi che non potrà che migliorare! Ma vorrei concludere con la classica domanda di chiusura perché sono certa che vi stupirà.

Quali sono i progetti che stai seguendo oggi?
Ho curato la regia e le coreografie di uno spettacolo di Dance Ability, composto quattro ballerini professionisti e quattro ragazzi su sedia a rotelle. Si chiama “Ventiquattro” e mette in scena una giornata qualunque, fatta di piccoli gesti comuni, come dormire, svegliarsi, lavorare, mangiare, incontrarsi. Ma anche la banalità in scena può diventare suggestiva. Ne è uscito fuori uno spettacolo dinamico, dove le differenze motorie si attutiscono invece di evidenziarsi. Stiamo preparando la tournée. Sono molto fiera di questo progetto.