Home C'era una volta Antonio Balsamo, uno dei sax più eclettici del Novecento

Antonio Balsamo, uno dei sax più eclettici del Novecento

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Il 9 aprile 1998 muore ad Aversa il sassofonista Antonio Balsamo, uno degli strumentisti più eclettici della scena italiana della seconda metà del Novecento.

Un instancabile sperimentatore

Nato ad Aversa nel quartiere di Savignano il 23 luglio 1934 da Vincenzo e Filomena Iavazzo, può essere considerato un figlio d’arte visto che il padre dirige la Banda Musicale di Aversa. Giovanissimo inizia ad appassionarsi di musica. Lascia Savignano per andare a Napoli dove completa poi gli studi presso il conservatorio di San Pietro a Majella diplomandosi in clarinetto e strumentazione per banda. Il suo strumento preferito resta però il sassofono con il quale inizia a girare per il mondo. Musicista eclettico, curioso e instancabile sperimentatore si misura con tutti gli stili e i generi con risultati eccellenti. La sua passione vera è il jazz, nel quale si fa apprezzare partecipando a molti festival e suonando con i più grandi protagonisti del suo tempo. Tra le sue maggiori collaborazioni figurano quelle con Duke Ellington, Maynard Ferguson, Lionel Hampton, il Modern Jazz Quartet, Max Roach, Astor Piazzolla e molti altri. Nel 1977, in occasione di un suo lungo tour in Giappone suona con la star del jazz nipponico Sadao Watanabe.

Non solo jazz

In Italia suona con molti musicisti jazz come Giorgio Gaslini, Rino Zurzolo e Rosario Jermano, ma non disdegna incursioni nella cosiddetta “musica leggera”, con artisti conosciuti e amati dal pubblico come Ornella Vanoni e Mario Merola nonché con il poeta, cantante e compositore brasiliano Vinicius De Moraes. Interessante è anche il suo lavoro di composizione ed esecuzione di colonne sonore sia per la televisione che per il cinema. Nella sua lunga carriera lavora con direttori d’orchestra come Roberto De Simone e Antonio Sinagra oltre che con registi come Carlo Lizzani e Liliana Cavani. Negli ultimi anni di vita si dedica all’attività didattica presso i Conservatori di Napoli, Avellino, Salerno e Campobasso.