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Bike Challenge, premiati i vincitori

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A Fa’ la cosa giusta!, Marco Granelli, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano e Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, hanno premiato le aziende e i lavoratori vincitori della BIKE CHALLENGE 2016, la divertente sfida tra luoghi di lavoro promossa da FIAB per stimolare a scegliere la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, al lavoro o nel tempo libero, nello spirito #biketowork.

Bike Challenge, premiati i vincitori

Al secondo anno, l’edizione milanese della BIKE CHALLENGE – che si è svolta tra il 16 settembre e il 31 ottobre 2016 – ha visto la partecipazione di 138 organizzazioni dell’area metropolitana (+50% rispetto al 2015)  per un totale di oltre 4.700 lavoratori iscritti alla competizione.

Per il primo anno la gara ha avuto un respiro nazionale e, sommando i dati di tutta Italia (incluse le Bike Challenge di Torino e di Roma) l’edizione 2016 della BIKE CHALLENGE registra un attivo di 870.000 km percorsi in bicicletta tra casa e lavoro in un mese e mezzo da 6.575 lavoratori di 556 aziende pubbliche e private di ogni dimensione.

Pensata per sviluppare il #biketowork, BIKE CHALLENGE premia da un lato l’impegno delle aziende nell’incentivare, tra i dipendenti, modalità di spostamento sostenibili e, dall’altro, la costanza dei lavoratori nell’uso quotidiano della bicicletta e nel coinvolgimento di nuovi colleghi.

Bike Challenge, progetto europeo di Bike to Work

I premi vanno, dunque, alle cinque realtà di ogni categoria – in base alla dimensione – che hanno “messo in sella” il maggior numero di dipendenti, a cui si affiancano riconoscimenti individuali per i 10 migliori ambasciatori (coloro che hanno convinto più colleghi ad andare in bici al lavoro), per chi usato la bici per più giorni o ha fatto più pedalate (indipendentemente dal numero dei chilometri) e per i 10 migliori nuovi ciclisti.

Tra i nomi delle aziende che saliranno sul podio della BIKE CHALLENGE Milano 2016: Decathlon, Città Metropolitana di Milano, Gruppo CAP, Eidos Media, Comune di Desio, BT Italia, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio, Fondazione Cariplo, Sumitomo Chemical Italia ma anche Fujitsu e Best Western, mentre, per le realtà con meno di 50 dipendenti, Poliedra-Politecnico di Milano, Mobility in Chain, Design Group Italia, Terre di Mezzo e Great Place to Work Institute Italia.

BIKE CHALLENGE fa parte di un più ampio progetto europeo di BikeToWork, al quale partecipano 13 paesi sotto la guida di ECF-European Cyclists’ Federation, di cui FIAB è partner per l’Italia. “Tra le altre attività in programma anche la consulenza e l’audit che porta alla certificazione di azienda bike-friendly (CYCLE-FRIENDLY EMPLOYER CERTIFICATION-CFE – https://cfe-certification.eu/) in base a parametri condivisi a livello europeo, il cui schema ufficiale è stato presentato il mese scorso a Bruxelles – annuncia Francesco Baroncini, direttore FIAB e responsabile della BIKE CHALLENGE in Italia – La certificazione è destinata alle organizzazioni che adottano politiche in grado di incentivare l’uso della bicicletta e che rendono le proprie sedi accoglienti per i ciclisti dotandole, ad esempio, di adeguati parcheggi o anche di spogliatori e docce. Un percorso virtuoso con benefici anche in sede di bilancio sociale”.

“L’edizione 2016 di BIKE CHALLENCE ha visto la partecipazione di realtà imprenditoriali pubbliche e private di tutta Italia, con ottime performance per l’area milanese. Per sviluppare una mobilità sempre più sostenibile è indispensabile, infatti, mettere in campo iniziative concrete che portino le persone a provare a utilizzare la bicicletta, almeno una volta, negli spostamenti quotidiani e in particolare nei tragitti casa-lavoro – spiega Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta – Solo in questo modo possono scoprire come sia piacevole, veloce ed economico muoversi in città sulle due ruote e come questa modalità possa, facilmente, diventare una sana abitudine che unisce i benefici dell’attività motoria con quelli del risparmio energetico e della riduzione della mobilità “pesante” e che contribuisce, certamente, ad avere città meno inquinate, più belle e più vivibili”.