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Bocciato in Senato il DDL concorrenza, nessun risparmio per le rinnovabili

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ddl concorrenza

Associazione Consumatori Codici, Italia Solare, Greenpeace, Legambiente,  WWF Italia attaccano il Governo sul DDL Concorrenza che è stato bocciato in Senato. Il DDl prevedeva la riduzione degli oneri in bolletta grazie all’utilizzo delle rinnovabili.

Il DDL concorrenza non passa, il governo è green a parole ma favorisce il petrolio

Ambientalisti e consumatori denunciano: il Governo non può essere green solo a parole e nei fatti andare a petrolio. Così si favoriscono le Lobby.

La partita della riduzione delle bollette degli italiani e dell’accesso dell’energia verde al mercato è attualmente in discussione presso il Senato, nella commissione ambiente, dove si discute il cosiddetto DDL Concorrenza. L’unico provvedimento in materia di energia in realtà è l’abolizione, nel gennaio 2018, del mercato di tutelaA quel punto, 25 milioni di utenti o si scelgono un fornitore o finiranno nel cosiddetto mercato di salvaguardia, pagando certamente l’energia il 40% in più del costo attuale.

Per ridurre gli oneri di sistema a carico dei consumatori e permettere il pieno accesso alle fonti rinnovabili nel mercato, le associazioni hanno sostenuto la presentazione di alcuni emendamenti (in particolare all’ Art. 33-bis. Misure in materia di rimodulazione delle componenti fisse e variabili degli oneri di rete e di sistema): emendamenti che sono stati affossati con la votazione di 9 contrari e 6 favorevoli (Girotto M5S, Cstaldi M5S, Valdinosi PD, Consiglio Lega N., Pelino FI e Perrone COR).

DDL concorrenza, aumenteranno le bollette

Il mancato recepimento di questi correttivi legislativi, rischia di generare un forte incremento delle bollette degli italiani, derivante dal fatto che oltre alla fine della tutela, in quello che viene definito il “Libero Mercato” c’è il rischio di un continuo incremento degli oneri di sistema per continuare ad aiutare lobby di ogni tipo (industrie energivore, grandi utilities, petrolieri…).

In particolare, è incredibile che il principale partito di maggioranza, il Pd, in quest’occasione, dopo tanti proclami ambientalisti e di tutela delle fasce deboli di reddito, con il voto contrario agli emendamenti si sia schierato a favore dell’energia fossile e di costi altissimi per il consumatore finale. Ai proclami a favore della eco sostenibilità seguono azioni decisamente contrarie.

“Chiederemo di riproporre in aula gli emendamenti, sapendo comunque di avere sostegno di molti senatori” dichiarano le associazioni”. La definitiva bocciatura in aula di questi provvedimenti non passerà inosservata. Gli italiani vogliono le energie rinnovabili e sono stanchi di pagare con le loro bollette tutto, tranne l’energia che consumano”.

Roma, 22 giugno 2016

Associazione Consumatori Codici, Italia Solare, Greenpeace, Legambiente,  WWF Italia