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Canguro in padella nel ricettario più antico

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ricettario

Cervello di canguro in pastella, è questa la prima ricetta pubblicata nel 1864 in un ricettario storico australiano. Proprio questo antico ricettario consente anche di capire quali fossero le abitudini alimentari dei primi coloni britannici giunti in Australia nel corso del 19esimo secolo. E’ così che si trovano ricette come per il cervello di canguro fritto in pastella, l’arrosto di emù o di vombato. Dal titolo “English and Australian Cookery Book”, scritto da un proprietario terriero in Tasmania e pubblicato nel 1864, è ora in mostra nella biblioteca statale a Hobart per commemorare i 150 anni dalla sua pubblicazione.

Un ricettario pieno di sorprese

Nel ricettario non mancano le sorprese. Come per la ricetta descritta dall’autore che prevede l’arrosto di emù. L’emù è un grosso uccello molto simile allo struzzo che veniva se si può dir così cucinato al posto del classico arrosto domenicale. Un’altra delle ricette prevede per esempio l’arrosto di vombato. Il vombato è un marsupiale notturno che vive un po’ come la talpa, questa, evidentemente, non troppo amata dato che l’autore annota come il sapore non era evidentemente troppo gradito.

Non mancano le ricette proprio sul canguro: si va dalla frittura di coda con funghi e peperoni alla specialità dello chef, il cervello in pastella di farina e acqua, fritto in grasso di emù. Ma per questa specialità osserva è necessario “un buon appetito e un’eccellente digestione”.

Scoperte le abitudini alimentari dei primi coloni

I primi coloni fin dal loro arrivo – ha spiegato il curatore della biblioteca dove, ora, è in mostra il ricettario – cercarono di adattare ricette tradizionali britanniche a carni locali come il vombato e l’echidna o istrice marsupiale. In un diario scritto nel 1831, per esempio, si annota come una famiglia giunta in Tasmania, la signora Mary Allport amava adattare le ricette come il porcellino al latte proprio ai marsupiali preferendoli cucinare come si faceva in patria. Certo le ricette dimostrano anche quanto proprio l’ambiente del continente australe si sia sorprendentemente modificato negli ultimi anni. Oggi è piuttosto difficile pensare di mangiare un piccolo canguro farcito.

Cervello di canguro in pastella, è questa la prima ricetta pubblicata nel 1864 in un ricettario storico australiano. Proprio questo antico ricettario consente anche di capire quali fossero le abitudini alimentari dei primi coloni britannici giunti in Australia nel corso del 19esimo secolo. E’ così che si trovano ricette come per il cervello di canguro fritto in pastella, l’arrosto di emù o di vombato. Dal titolo “English and Australian Cookery Book”, scritto da un proprietario terriero in Tasmania e pubblicato nel 1864, è ora in mostra nella biblioteca statale a Hobart per commemorare i 150 anni dalla sua pubblicazione.

Nel ricettario non mancano le sorprese. Come per la ricetta descritta dall’autore che prevede l’arrosto di emù. L’emù è un grosso uccello molto simile allo struzzo che veniva se si può dir così cucinato al posto del classico arrosto domenicale. Un’altra delle ricette prevede per esempio l’arrosto di vombato. Il vombato è un marsupiale notturno che vive un po’ come la talpa, questa, evidentemente, non troppo amata dato che l’autore annota come il sapore non era evidentemente troppo gradito.

Non mancano le ricette proprio sul canguro: si va dalla frittura di coda con funghi e peperoni alla specialità dello chef, il cervello in pastella di farina e acqua, fritto in grasso di emù. Ma per questa specialità osserva è necessario “un buon appetito e un’eccellente digestione”.

I primi coloni fin dal loro arrivo – ha spiegato il curatore della biblioteca dove, ora, è in mostra il ricettario  – cercarono di adattare ricette tradizionali britanniche a carni locali come il vombato e l’echidna o istrice marsupiale. In un diario scritto nel 1831, per esempio, si annota come una famiglia giunta in Tasmania, la signora Mary Allport amava adattare le ricette come il porcellino al latte proprio ai marsupiali preferendoli cucinare come si faceva in patria. Certo le ricette dimostrano anche quanto proprio l’ambiente del continente australe si sia sorprendentemente modificato negli ultimi anni. Oggi è piuttosto difficile pensare di mangiare un piccolo canguro farcito.