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Castellinaria, il festival di Teatro Pop dal 21 al 28 luglio ad Alvito

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Castellinaria

CASTELLINARIA, un festival di teatro pop ma soprattutto… green!

Compagnia Habitas e Ivano Capocciama presentano CASTELLINARIA,- Festival di Teatro pop dal 21 al 28 luglio al Castello di Alvito

Per fare un teatro popolare, perché all’aria aperta, immersi nel buio, possiamo vedere le stelle grandi e stare con la testa tra le nuvole. Perché vogliamo osare, costruire un castello in aria e far sì che le fondamenta siano solide…

Dailygreen.it ha intervistato per voi l’associazione culturale Habitas. Livia Antonelli, Chiara Aquaro, Niccolò Matcovich sono infatti insieme a Ivano Capocciama, i direttori artistici del festival.

Ciao, siete una giovane compagnia di Roma ma avete deciso di realizzare un festival ad Alvito, come mai proprio questo luogo?

La compagnia Habitas (Niccolò Matcovich, Livia Antonelli e Chiara Aquaro) ha nel nome un significato chiaro: abitare. E’ nella nostra poetica teatrale vivere gli spazi e rigenerarli con significati alternativi, abbiamo pensato di applicare la stessa poetica ad un evento creando così Castellinaria – Festival di Teatro Pop. Abitare Alvito significa generare un significato alternativo di Festival di teatro, ciò che sarà lo sapremo solo il 28 luglio.

Alvito è il punto di partenza di un processo creativo e culturale di de-localizzazione che vogliamo sostenere e avviare nella Valle di Comino. Perché de-localizzare i processi creativi e culturali dai grandi centri è un’azione necessaria nel nostro presente, un atto che sentiamo urgente, una piccola sfida per cercare di creare spazi vitali al di fuori dei centri sovraffollati di proposte. Ritornare a respirare la bellezza dei centri piccoli, collaborare con tutti quelli che hanno voglia di creare qualcosa che permanga nel tempo. Abbiamo scelto quel luogo l’estate scorsa, per caso, chiacchierando con Ivano Capocciama (presente nella direzione artistica, nativo e abitante di Alvito), siamo andati a visitare il Castello e ce ne siamo innamorati; volevamo ridare luce a quel luogo che fino al 2013 ha ospitato “Castello reggae” e ora ci appariva in silenzio tra le sue rovine;

A quel punto abbiamo deciso di organizzare un evento che potesse essere l’inizio di una nuova realtà territoriale legata ad una manifestazione culturale. Una piccola comunità festivaliera che insieme a noi faccia rinascere quel luogo. D’altra parte la Valle di Comino ha un’importanza affettiva per Livia, che è originaria di Casalvieri e fin da piccola ha frequentato quei luoghi ed è nella sua volontà portare lì la sua esperienza e il suo lavoro.

Come siete entrati in contatto con questi luoghi?

Noi abbiamo conosciuto la Valle di Comino grazie a Livia; è una terra ricca di bellezze naturali, le montagne fanno da cornice e ogni paese ha la sua peculiarità. Lavorando per il festival, cercando collaborazioni abbiamo avuto modo di visitare questi paesi che sembrano aggrappati alle montagne, castelli che dominano la valle (Alvito, Vicalvi), cascate nel centro cittadino (Isola del Liri), agriturismi, fattorie didattiche e B&B in mezzo alla pianura, distese verdi coltivate. La bellezza che abbiamo raccolto è la voglia di mettersi in gioco di tanti ragazzi per ipotizzare un futuro meno precario. Una forza motrice che ci ha aiutato in questi mesi a cercare di organizzare nella maniera più efficace possibile questo evento. Ci hanno indirizzati alla scoperta di tutte le attività del territorio, culturali e commerciali. La Pro Loco di Alvito si è messa subito a disposizione intuendo la possibilità di ri-valutare un bene del Comune e ha creato una lista di convenzioni con le strutture ricettive della valle, risolvendo numerose questioni logistiche e di organizzazione, Visitalvito attraverso la sua rete ci ha permesso di attivare collaborazioni preziose con le aziende che ne fanno parte, Alvito Bello e Rise Hub invece per quanto riguarda la promozione dell’evento… Se da un lato vogliamo portare a conoscere la valle di Comino, dall’altro gli abitanti del luogo devono essere i protagonisti di questa operazione. Non vogliamo invadere ma solo creare radici comuni per un innesto che parte da Roma ma fiorisce nella valle.

Come entra in contatto il vostro festival con i prodotti agroalimentari del territorio?

Organizzare un Festival significa pensare prima di tutto alla comunità che lo accoglierà. Questa terra è prevalentemente legata a prodotti agricoli e di allevamento. Motivo per cui abbiamo scelto come mascotte una capretta e soprattutto abbiamo voluto cercare le attività gastronomiche del territorio. Tutti i pasti dello staff e degli artisti verranno offerti da ristoranti e osterie di vari paesi della Valle. Nella parte antistante il castello verranno allestiti gli stand che saranno presenti tutto il Festival. Trovare un modo di raccontare l’evento anche attraverso i sapori di questa Valle.

Quali sono le attività previste per e con il territorio oltre agli spettacoli?

Le attività che affiancano gli spettacoli sono numerose. Una giornata tipo del Festival inizia la mattina alle 9:00 con due laboratori (iniziano il 23 luglio):  critica teatrale “Lo sguardo nel castello” a cura di Andrea Pocosgnich di Teatro e Critica e laboratorio performativo “C’era quella volta che” a cura di bologninicosta. Poi il pomeriggio si continua con Andrea Cosentino e il laboratorio “B-CLOWN”. Il tempo di una doccia o di una passeggiata a cavallo per i più sportivi e poi tutti pronti per l’aperitivo al Castello alle 19:00, dove l’Area Festival sarà aperta e pronta con i nostri stand gastronomici e beverecci; durante i giorni si alterneranno varie attività pre-spettacolo, passeggiate e incursioni musicali per poi godersi lo spettacolo del giorno. Dopo lo spettacolo ci sarà ogni sera musica dal vivo o dj set. Si potrà curiosare tra gli stand di scrittura istantanea di Rosalinda Conti, assistere al live painting di Oniro, osservare il montaggio video di Interno 36. Insomma sicuramente non ci si può annoiare.

Possiamo considerarlo un festival green e se sì, perché?

È un Festival che vuole rispettare il territorio e creare un turismo sostenibile. Il rispetto per i luoghi che abiteremo sarà la prova della voglia di contribuire in maniera sana allo sviluppo culturale. Osserveremo tutti gli accorgimenti per non abusare del luogo, faremo in modo di far rispettare la raccolta differenziata e promuoveremo tutte le iniziative che mirano al contatto con la natura e alla scoperta del territorio. Abbiamo cercato di coinvolgere attività del territorio applicando alla manifestazione il principio del km 0. Abbiamo portato la nostra poetica adattata al contesto di riferimento. Se Green vuol dire costruire economie alternative sostenibili sì, il nostro Festival vuole creare un nuovo scambio di energia che produca profitto e benessere per la Valle di Comino e i suoi abitanti.

Habitas

Castellinaria, festival di teatro pop

Programma:

21 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Giorgio Colangeli in E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE Con Giorgio Colangeli e Tommaso Cuneo Dalla Divina Commedia di Dante Alighieri

21 luglio h 23 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Modular in concerto ILLUSION OF ETERNITY Adriano Matcovich – basso elettrico Federico Procopio – sintetizzatori Featuring Nicolò Di Caro

22 luglio h 21.00 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Fulvio Cocuzzo in LE FURBERIE DI PULCINELLA e SIANTE E BREGHIANDE Di e con Fulvio Cocuzzo

23 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Compagnia Habitas in L’IMBROGLIETTO – VARIAZIONI SUL TEMA Con Livia Antonelli, Valerio Puppo, un MacBook Testo e regia Niccolò Matcovich

24 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Fartagnan in APLOD con Michele Fedele, Matteo Giacotto, Giacomo Vigentini, Rodolfo Ciulla di Rodolfo Ciulla Uno spettacolo di Fartagnan

25 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Alessandro Blasioli in QUESTA È CASA MIA Di e con Alessandro Blasioli

26 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

VulìeTeatro in SEMI Con Michele Brasilio e Marina Cioppa Uno spettacolo di VulìeTeatro

27 luglio h 21.30 – piazza d’armi del castello Cantelmo

Pietro Piva in ABU SOTTO IL MARE Di e con Pietro Piva Musiche di Paolo Falasca

27 luglio h 23 – piazza d’armi del castello Cantelmo

MARIO INSEGNA & BLUE STUFF IN CONCERTO

 

E poi tante attività come laboratori teatrali, proiezioni, corti teatrali, degustazioni e molto altro.

 

 

Ingressi ad offerta libera

Contatti:  www.compagniahabitas.it

castellinaria2018@gmail.com

habitas51@gmail.com

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