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Centella: l’erba delle tigri. La pianta della longevità

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Centella, storia usi e proprietà

Il nome Centella deriva da gotu kola che in cingalese significa “pianta della longevità”. Le medicine tradizionali cinese ed indiana (Ayurveda)  utilizzano la Centella da sempre soprattutto per il trattamento di piaghe e ferite per le sue proprietà cicatrizzanti (il nome popolare “erba delle tigri” nasce da una leggenda in cui si racconta che le tigri curano le loro ferite rotolandosi su prati di centella), ma anche per altri problemi dermatologici.

Una leggenda cinese narra che le proprietà curative e cicatrizzanti nei confronti delle ferite di questa pianta furono scoperte per caso quando un contadino vide una tigre guarire da una pesante ferita, dopo aver passato e strofinato il suo corpo su delle piante di Centella. Da qui il nome popolare di “erba della tigre”.

Centella, storia e tradizioni nel mondo

I medici britannici che lavoravano in Africa ne utilizzavano un estratto per trattare ferite, ustioni e perfino la lebbra.

Il nome hindi della centella è brahmi, che significa “portatrice della saggezza del Brahman”, poichè considerata utile per favorire la meditazione, per ritardare senilità ed invecchiamento e per migliorare la memoria. Nello Sri Lanka (dove gli elefanti si nutrono abbondantemente di centella) le si attribuì il potere di donare longevità e lucidità mentale: molti di questi usi tradizionali hanno trovato conferma grazie alle numerose ricerche scientifiche che si sono susseguite dal 1940 ad oggi.
Per gli indiani di Calcutta e i nativi della Malesia si chiama «Erba delle tigri», perché le tigri del Bengala erano solite rotolarsi su tappeti erbosi di centella per curarsi le ferite riportate dopo i combattimenti con altri animali. L’effetto terapeutico fu ripreso dalle popolazioni locali per la cura delle ferite.
Nella medicina popolare indiana viene usata ancora come cicatrizzante e come rimedio contro la lebbra. Presso il popolo dell’isola di Cylon, la medicina ayurvedica le attribuì la proprietà di contrastare la vecchiaia e favorire la longevità (dal nome cingalese  gotu kola). Il nome «Ginseng indiano» lo deve alle proprietà delle foglie capaci di stimolare, grazie a due acidi, l’umore e la forza fisica.

Nell’Ayurveda, la Centella è una delle erbe principali utilizzate per rivitalizzare i nervi e le cellule nervose. Più ad Est i guaritori la utilizzano per trattare i disordini emozionali come la depressione, poichè si pensa che traggano origine da problemi fisici. Nella medicina occidentale, nella metà del ventesimo secolo, la Centella e i suoi estratti alcoolici dimostrarono effetti positivi nel trattamento della lebbra. Nei testi classici dell’Ayurveda è conosciuta come gotu kola, la migliore erba ringiovanente per le cellule nervose, per i nervi e l’intelligenza e come valido aiuto per la memoria. Il Gotu kola è considerato come la principale erba spirituale di tutta l’India: è utilizzata dagli yogi per migliorare la meditazione. Si dice che aiuti a sviluppare il chakra della corona, il centro energetico posto sulla sommità del capo, e a bilanciare gli emisferi destro e sinistro del cervello, che ricordano la forma della foglia.

La Centella, proprietà e usi

La centella è data dalle parti aeree,foglie, piccioli e stoloni di Centella asiatica L.Urban. (= Hydrocotyle asiatica L., Fam. Umbelliferae), una pianta erbacea spontanea delle
aree tropicali e subtropicali ed oggi coltivata nei Paesi orientali.
Differisce nell’aspetto dalla maggior parte delle Umbelliferae in quanto si presenta con fusto strisciante, lunghi stoloni, foglie  rotondeggianti o reniformi, di colore grigioverde,
con margine dentato. Le foglie variano in dimensioni; infatti, il
picciolo è in genere 5-10 volte (a volte 15) più lungo della folia,
che in genere è di 10-40 mm. La droga contiene
triterpeni (es. asiaticoside, centelloside, madecassoside, acido
madecassico, ecc.), flavonoidi (quercetina, kaempferolo), aminoacidi(alanina e serina) ed un olio essenziale contenente vari terpenoidi cariofillene, farnesene.

La droga, costituita dalle parti aeree essiccate e frammentate
(Centellae asiaticae herba) deve contenere non meno del 6% di derivati triterpenoidi totali, espressi come asiaticoside. La maggior parte degli studi farmacologici sono stati eseguiti adoperando la frazione triterpenica totale di Centella asiatica (denominata FTTCA) della seguente composizione: acido asiatico (30%), acido madecassico (30%) ed asiaticoside (40%). Sia l’asiaticoside che il madecassoside possiedono attività antinfiammatoria; inoltre l’asiaticoside favorisce la guarigione delle ferite,promuove la cheratinizzazione ed effetto benefico sull’epidermide.

La centella porta ad un aumento dell’elasticità delle vene e ad una riduzione della capacità di dilatazione, grazie agli effetti benefici sulla circolazione del sangue negli arti inferiori; questi effetti sono associati ad un aumento della sintesi di collagene e di mucopolisaccaridi.
Le azioni farmacologiche che possono contribuire all’efficacia clinica sono:
(1)azione sul collagene,
(2) attivazione della fibrinolisi
(3) aumento della sintesi della fibronectina.

La centella si è rivelata efficace in diversi disturbi legati all’insufficienza venosa cronica, quali la formazione di placche femorali, l’ipertensione venosa, la microangiopatia diabetica.

La centella determina un aumento della pressione transcutanea
dell’ossigeno, una diminuzione della pressione transcutanea di CO2, una diminuzione della circonferenza o dell’edema delle caviglie ed una diminuzione della permeabilità capillare.
In tutti gli studi clinici è stata adoperata la centella, somministrata per via orale, generalmente alla dose giornaliera di 120 mg (suddivisa in due dosi).

Dall’analisi degli studi clinici si evince che la centella risulta ben tollerata, sia in seguito a somministrazione orale che dopo applicazione topica. La centella può provocare dolore e sensazione di bruciore in seguito a somministrazione intramuscolare, dermatite allergica da contatto dopo applicazione topica e dolori gastrici e nausea in seguito a somministrazione orale.

Centella, i consigli del farmacista

Centellase® è un prodotto contenente la Centella (FTTCA)
[acido madecassico (30%), acido asiatico (30%) ed asiaticoside
(40%)]. È disponibile in compresse (da 10 e 30 mg), gocce (10 mg/ml)o sotto forma di pomata all’1%. Questo prodotto è stato utilizzato negli studi clinici alla dose giornaliera orale di 120 mg (suddivisa in due dosi singole).

1 COMMENT

  1. La tintura madre di centella asiatica mi ha ridotto a zero la ritenzione idrica e quindi sono scesa di una taglia senza altri accorgimenti, inoltre in sinergia con il latte di cocco aggiunto allo shampoo antisebo mi ha risanato la cute da una infiammazione che generava tanta forfora e mi faceva cadere i capelli in modo inusuale. Poche gocce nell’olio di cocco per massaggiarlo sulla corpo dopo la doccia e nelle rughette del viso anche contorno occhi. Assunta prima di andare a letto dona un dolce stato di serenità come l’infuso di camomilla. La uso dal mese di agosto perchè sentivo le gambe pesanti per il gran caldo e non ho avuto alcun effetto collaterale, solo benessere psico-fisico.

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