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Clam Chowder, la versione di Niky Marcelli

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Clam Chowder
Clam Chowder, zuppa gustosissima, un tempo considerata un piatto povero per pescatori sfortunati, ora come spesso accade nella storia della cucina, i suddetti pescatori sono diventati ancora più jellati perché gli chef hanno scoperto la pietanza e l’hanno fatta diventare una cosa prelibata, modaiola e… carissima!
Io la mangiavo due volte alla settimana a New York, in un locale chiamato The Brass
Rail (La Ringhiera di Ottone) che, a distanza di anni, non solo non è scomparso, ma
pare che sia cresciuto e si sia moltiplicato. Potenza della Clam Chowder?

Ingredienti per quattro persone:

1,5 kg di grosse cozze, oppure di vongole veraci, o (magari!) di ostriche
1 cuore di un grosso sedano
½ lt di panna acida (sour cream)
1 cipolla media
Noce moscata, chiodi di garofano, pepe.
Fate aprire i molluschi a vapore, estraendo la carne e filtrando il liquido, che terrete
da parte. Tagliate quindi il cuore del sedano in pezzetti lunghi circa 1,5cm. Tritate la
cipolla.
In una pentola, fate imbiondire la cipolla con poco burro, aggiungete il liquido dei
molluschi fino a farlo pipiare, quindi unite il sedano e lasciate sobbollire per circa
venti minuti a pentola coperta.
Quando il sedano risulterà cotto ma non troppo, aggiungerete i molluschi,
rimescolando e aggiustando eventualmente di sale. Fate andare così per cinque
minuti, poi assaggiate e aggiungete un pizzico delle spezie.
Se il risultato fin qui vi soddisfa, versate lentamente la panna acida liquida,
rimescolate e assaggiate quando sarete giunti a metà.
Non dovete dimenticare che state facendo una zuppa, non uno stufato. Se il sapore è
giusto e la consistenza non supera quella del latte, spegnete il gas e servite in tavola.
N.B. Viaggiatore probabilmente fantasiosi riferiscono che tale zuppa possiede un
potenziale di 9° nella Scala Casanova, che è notoriamente composta di 12 gradi. Può
darsi… Tenetelo presente se è una cenetta a due!
Tegame di scrittore non ancora bollito, il manuale di cucina di padre in figlio, di Niki Marcelli è disponibile in E-book su tutti i principali portali on line
Clam Chowder
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Niky Marcelli
Niky Marcelli, giornalista e scrittore, è nato a Milano ma si è trasferito quasi subito a New York e successivamente a Roma, dove ha risieduto fino al 2004, prima di coronare la sua vecchia aspirazione di andare a vivere in campagna. Cronista investigativo e critico di spettacolo, è stato uno dei «padri fondatori», nonché caporedattore, del settimanale satirico e di controinformazione «La Peste», per il quale ha firmato numerose inchieste. Ha collaborato successivamente con i quotidiani «L’Umanità», «Il Giornale d’Italia», «L’Avanti», «Libero»; con i periodici «Audrey», «Avvenimenti» e con molte trasmissioni di successo della Rai, tra cui «Via Teulada 66», «Piacere Rai Uno», «In Famiglia», «Domenica In». Come autore ha firmato nel 1993 il primo varietà prodotto e trasmesso dall’allora Tele Monte Carlo: «Specchio delle mie brame» - in collaborazione con l'agenzia Elite di John Casablancas - e, in teatro, la commedia «Capolinea», rappresentata con successo nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. Nel 2003, per i tipi di Maretti, è uscita la sua raccolta di racconti «Sotto la pergola del bar che non c’è più». Dal 2004 al 2007 ha diretto l’agenzia web «Lo Sport». Dal 2003 al 2010 ha collaborato con il settimanale di satira politica «Veleno». Nel 2013, per i tipi di TEKE, è uscito il suo giallo “L’Ultimo Swing”. Nel mese di luglio 2015, sempre per i tipi di TEKE, pubblica il romanzo “La Contessa Rossa”. A maggio 2016, pubblica in e-book, la raccolta di racconti “Il senso di Giulio per Camilla” e il manuale di cucina “Tegame di scrittore non ancora bollito”.