Home C'era una volta Complete communion, uno dei capolavori di Don Cherry

Complete communion, uno dei capolavori di Don Cherry

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Il 24 dicembre 1965 Don Cherry registra per la Blue Note uno dei suoi capolavori. Si tratta dell’album Complete Communion.

Genialità senza frontiere

In questa esperienza al fianco di Cherry ci sono Gato Barbieri, Henry Grimes ed Eddie Blackwell. Il giudizio della critica è entusiastico e c’è chi scrive che nel disco la genialità del jazzista «…crea una musica senza fiati né frontiere, abbattendo barriere e creando una miriade di colori musicali profondamente spontanei e colmi di vitalità…» Subito dopo Natale il gruppo si esibisce con successo al Village Vanguard di New York.

I contrasti con Miles Davis

L’esperienza si conclude con lo scioglimento del gruppo a causa della partenza di Barbieri per l’Europa. Don Cherry allora suona nei primi giorni del 1966 insieme al sassofonista Archie Shepp. Quest’ultimo è stato scritturato al Village Vanguard con il gruppo del trombettista Miles Davis. Proprio Davis al termine dell’esperienza, avrà parole profondamente critiche nei confronti delle teorie e del modo di suonare di Don Cherry. Il buon Cherry non si cura troppo delle critiche di un brontolone un po’ invidioso come Miles e va avanti sulla sua strada. Alla fine di gennaio torna Barbieri e il gruppo di Complete Communion si esibisce a New York prima di partire per una tournee europea che durerà tutto il mese di febbraio.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".