Home Green World Deepwater horizon, causa della strage di delfini

Deepwater horizon, causa della strage di delfini

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L’incidente della piattaforma Deepwater Horizon dell’aprile 2010 ha contribuito a provocare una vera e propria strage di delfini nel Golfo del Messico. Lo afferma uno studio guidato dalla University of Central Florida e pubblicato dalla rivista Plos One, secondo cui i delfini indeboliti a causa dell’inquinamento che ha compromesso la loro catena alimentare, non sono riusciti a resistere a un inverno particolarmente freddo.

Deepwater Horizon sotto accusa

Secondo gli esperti, tra gennaio e aprile 2011 sono state trovate 186 carcasse di delfini spiaggiate sulla costa nord del Golfo, mentre negli anni precedenti la media era di poche decine. Ancora più grave è la percentuale di cuccioli sul totale, il 46%, sei volte maggiore della media.

Dalle analisi sulle carcasse e dai luoghi di ritrovamento i ricercatori sono risaliti alle cause, che vedono l’incidente alla piattaforma fra i protagonisti: “Sappiamo dal lavoro dei colleghi del Noaa che qualche delfino adulto era già indebolito a seguito dell’inverno 2010 molto rigido, seguito dal disastro – spiega Ruth Carmichael, uno degli autori -. Questi soggetti già non in buone condizioni sono stati colpiti anche da un inusuale abbassamento della temperatura dell’acqua del Golfo proprio in prossimità dei principali luoghi di ritrovamento”.

Secondo gli esperti è stata proprio la concomitanza di questi tre fattori – l’inverno rigido del 2010, la fuoriuscita di petrolio e i bruschi abbassamenti della temperatura dell’oceano – a determinare la moria di delfini: “Gli spiaggiamenti registrati seguono di due o tre settimane i bruschi abbassamenti della temperatura – spiegano gli autori dell’articolo – normalmente questi animali sono in grado di resistere alle variazioni ambientali come questa, ma non quando sono in condizioni non ottimali”.