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Ecodom, un progetto italiano per la circular economy

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Il progetto italiano del consorzio Ecodom si aggiudica il finanziamento del bando Critical Raw Material Closed Loop Recovery: da luglio prenderanno il via le attività su nuove tecniche per il recupero dei materiali critici dai rifiuti elettronici.

Ecodom, un progetto italiano per la circular economy

L’Italia si conferma in prima fila a livello europeo per progettualità e innovazione nell’ambito della circular economy. È italiano, infatti, uno dei 3 progetti che saranno finanziati dal Critical Raw Material Closed Loop Recovery, progetto internazionale promosso da ERP European Recycling Platform in collaborazione con WRAP, EARN, Wuppertal Institute e KTN e con il contributo dello strumento finanziario LIFE della Comunità Europea finalizzato a incrementare il tasso di recupero delle materie “nobili” dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Ad aggiudicarsi il bando di gara internazionale, svoltosi in contemporanea in Italia, Germania, Regno Unito e Turchia, sono stati i progetti presentati dalle aziende britanniche Axion Consulting e Re-Tek e dall’italiana Ecodom, Consorzio Italiano per il Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici.

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I progetti vincitori propongono nuove modalità organizzative delle attività di raccolta o innovazioni di processo idonee a stimolare e rendere più efficiente il recupero delle materie prime “critiche” – cobalto, antimonio, grafite, tantalio, terre rare, oro, argento, platino e rame – presenti nelle apparecchiature giunte a fine ciclo di vita.

Grazie al finanziamento, i tre progetti selezionati entreranno da questo mese nella fase di sperimentazione che ne valuterà l’applicabilità e la sostenibilità su larga scala e che si concluderà il 30 giugno 2018.

D’altra parte, Critical Raw Material Closed Loop Recovery si propone un obiettivo ambizioso: raggiungere entro il 2020 un incremento del 5% nel recupero dai RAEE delle componenti critiche, di enorme valore economico e sempre meno disponibili in natura. Allo stato attuale, nei Paesi UE vengono generate ogni anno circa 9,9 milioni di tonnellate di RAEE. Di questo quantitativo, appena il 30% è avviato a una corretta procedura di trattamento, riuso e riciclo, mentre la percentuale di recupero delle materie prime preziose e rare non supera l’1%.

Umberto Raiteri ecodom
Umberto Raiteri

“Siamo felici che uno dei progetti beneficiari del finanziamento sia italiano, a riprova che il nostro Paese possiede le capacità progettuali, le competenze e le tecnologie di eccellenza per perfezionare ulteriormente il recupero delle materie prime seconde” commenta Umberto Raiteri, Presidente e CEO di ERP SAS, sistema collettivo leader in Europa nella gestione dei RAEE e degli RPA.“Ecodom è davvero orgogliosa di poter contribuire all’opportunità di incrementare il tasso di recupero delle materie prime critiche dai RAEE” – commenta Luca campadello, Projects & Researches Manager del Consorzio Ecodom. “L’idea vincente del progetto – conclude Campadello – è semplice: i dispositivi più interessanti (Cellulari e smartphone, videogiochi, PC, tablet, videocamere) e i dispositivi riutilizzabili saranno raccolti e trattati separatamente dal resto delle apparecchiature per aumentare la concentrazione dei materiali critici e facilitarne il recupero”.

I test di raccolta e recupero delle materie prime critiche sono la prima tappa in un progetto del valore di 2,1 milioni di Euro e della durata di tre anni e mezzo che è supportato dallo strumento finanziario LIFE dell’Unione Europea e guidato da WRAP. Partner del progetto sono ERP European Recycling Platform,ilEuropeanAdvancedRecyclingNetwork(EARN),ilWuppertal InstituteeilKnowledge Transfer Network (KTN). I risultati della fase di sperimentazione saranno alla base delle nuove linee guida in materia di raccolta, trattamento e riciclo dei RAEE in tutta Europa.

Note agli editori:

Si calcola che la quantità globale di rifiuti elettrici ed elettronici generati nel 2014 sia pari a 41,8 milioni di tonnellate (t) e che tale cifra sia destinata ad aumentare fino a 50 t nel 2018, secondo quanto sostiene The Global E-waste Monitor. Un’economia circolare è un’alternativa alla tradizionale economia lineare – “produci, usa, butta”- nella quale le risorse in uso si conservano il più a lungo possibile, se ne trae il massimo valore e, infine, si recuperano e si rigenerano i prodotti e i materiali al termine della loro vita utile.

EARN – L’European Advanced Recycling Network (EARN), fondato nel 2005, fornisce supporto professionale agli importatori e ai produttori di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche (EEE) per garantirne la conformità alla direttiva europea sui RAEE. Una rete di partner per il riciclo estesa a tutti i paesi europei è essenziale per una combinazione unica e completa di servizi di gestione, logistica e riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

European Recycling Platform (ERP)

ERP Italia è tra i principali Sistemi Collettivi che si fanno carico della gestione a norma dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), degli RPA (Rifiuti da Pile e Accumulatori) e dei rifiuti da pannelli fotovoltaici sull’intero territorio nazionale. ERP Italia è la filiale italiana di ERP – European Recycling Platform, il Sistema Collettivo leader in Europa nella gestione dei RAEE e degli RPA. Fondato nel 2002 per iniziativa di Braun- Gillette (oggi Procter & Gamble), Electrolux, Hewlett Packard e Sony, ERP è oggi presente direttamente in 16 Paesi (14 UE e 2 extra Comunità Europea). Inoltre, fornisce un servizio di conformità in grado di coprire in tutto 32 Paesi del mondo. Da giugno 2014, Landbell Group, uno dei principali specialisti nel settore della conformità e della gestione dei rifiuti di imballaggi in Germania, è entrato a far parte dell’azionariato di ERP. Con oltre 2600 produttori aderenti, tra cui 32 aziende inserite nella lista Fortune 500, circa 2,6 milioni di tonnellate di RAEE gestite a dicembre 2015 e una rete di logistica inversa consolidata, ERP è considerato un player chiave su tutto il mercato europeo ed è coinvolto direttamente a livello di Unione Europea. Per ulteriori informazioni: www.erp-recycling.it

KTN – The Knowledge Transfer Network (KTN) è la rete di innovazione del Regno Unito. Riunisce aziende, imprenditori, accademici e finanziatori allo scopo di sviluppare nuovi prodotti, processi e servizi. La partecipazione a KTN è gratuita ed è un’azienda fondata da Innovate UK. Nata per promuovere una migliore collaborazione tra scienza, creatività e aziende, KTN vanta team di specialisti esperti in tutti i settori dell’economia, dalla difesa allo spazio aereo fino ai settori creativi, dall’ambiente costruito alla biotecnologia. KTN ha aiutato a garantire a migliaia di aziende i finanziamenti necessari a stimolare l’innovazione.

WRAP – La vision di WRAP è quella di un mondo in cui le risorse vengono utilizzate in modo sostenibile. Collabora con governi, aziende, associazioni di settore, autorità locali, comunità e singoli che cercano consigli pratici per migliorare l’efficienza delle risorse, con vantaggi sia economici che ambientali. La sua mission consiste nell’accelerare la transizione verso un’economia sostenibile ed efficiente in termini di risorse: reiventando il modo in cui si progettano, producono e vendono i prodotti, ripensando a come si utilizzano e consumano i prodotti, ridefinendo le possibilità tramite il riutilizzo e il riciclo.

Wuppertal Institute – Il Wuppertal Institute conduce ricerche e sviluppa modelli, strategie e strumenti per transizioni verso uno sviluppo sostenibile a livello locale, nazionale e internazionale. Le ricerche per la sostenibilità del Wuppertal Institute si focalizzano sulle sfide attinenti a risorse, clima ed energia e sulla loro relazione con l’economia e la società, con una particolare enfasi sull’analisi e sulla stimolazione delle innovazioni che separano ricchezza e crescita economica dall’utilizzo naturale delle risorse.

Life dell’UE – Il progetto The Critical Raw Material Closed Loop Recovery è reso possibile grazie al contributo di LIFE, lo strumento finanziario della Comunità europea.