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Elettrosmog, come proteggere il cervello

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Alcune soluzioni utili contro l'elettrosmog

Ecco alcune soluzioni contro l’elettrosmog. Sempre più frequentemente, infatti,vengono pubblicati ampi studi e metanalisi di ricercatori, medici, scienziati indipendenti, anche italiani, che confermano la pericolosità nel tempo di un uso errato e non consapevole delle nuove tecnologie: in particolare per bambini e adolescenti.

Elettrosmog, alcune soluzioni per proteggere il cervello

Un dato su tutti: oggi ci sono 7 miliardi, solo cellulari-smartphone, di utenze attive nel mondo.

Per questo si moltiplicano nel mondo allarmati appelli di Associazioni e Istituzioni per ridurre i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, realizzare campagne di informazione-sensibilizzazione anche nelle scuole e far prevalere il Principio di Precauzione.

E per questo Sergio Crippa un designer milanese, elettrosensibile, da anni impegnato nell’informazione sui rischi degli effetti biologici-sanitari causati dalle radiofrequenze e microonde, ha collaborato con il Laboratorio Elettrosmog di Francesco de Cavi per realizzare due prodotti protettivi che utilizzano tessuti schermanti ELETTRORIFLETTENTI ecosostenibili, ampiamente testati, brevettati, pluricertificati ed efficaci nel tempo, per ridurre effettivamente di oltre il 70% l’assorbimento di campi elettromagnetici di alta frequenza dei device: purtroppo molto spesso costantemente utilizzati all’orecchio senza l’uso degli auricolari o tenuti accesi per ore quotidianamente, nelle tasche dei pantaloni.

Elettrosmog, custodia per smartphone contro radiazioni

Il primo è la custodia per smartphone Elettrosmog Card 3.0 che utilizza una scheda protettiva formata da due tessuti schermanti accoppiati, inserita nella tasca interna della copertina delle custodie dei più diffusi device in commercio e poi il secondo è l’ElettrosmogTex Termoadesivo, il tessuto elettroriflettente, ecosostenibile in cotone o poliestere, che applicato facilmente con il calore del ferro da stiro sulle tasche interne dei pantaloni e jeans, protegge efficacemente gli organi genitali dal rischio ormai accertato di infertilità (fino al 30%) causato dagli smartphone accesi, inseriti nelle tasche anteriori o posteriori.

Sono entrambi prodotti distribuiti da poco in Italia e a breve anche in Svizzera e Germania e ci auguriamo vivamente possa interessarvi citarli e presentarli come progetti di vera utilità e della creatività Italiana: sempre più necessari nell’era di “antenna selvaggia” e della iper- connessione continua.