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ENGIE porta l’energia a scuola

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Impariamo l’energia è il programma didattico che ENGIE ha deciso di sviluppare per spiegare l’energia nelle scuole Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e Confindustria.

Engie porta l’energia a scuola

Del progetto si è parlato a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, in occasione della cerimonia conclusiva del primo anno di operatività, alla presenza di Barbara Degani, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e di numerose altre istituzioni italiane e francesi.

L’iniziativa di ENGIE, tra i maggiori gruppi del settore energetico a livello mondiale, offre un percorso didattico innovativo che – similmente a quanto il Gruppo ha realizzato in Francia sin dal 2013, con il coinvolgimento della quasi totalità delle scuole transalpine – intende accrescere l’interesse degli studenti verso le scienze, il consumo consapevole, lo sviluppo sostenibile, la corretta alimentazione.

Sin da questa prima fase di lancio, il successo è stato immediato, con l’adesione di 100 professori di scienze e matematica e di 1.200 alunni, appartenenti a 23 scuole secondarie di primo grado, distribuite su tutto il territorio nazionale. Cifre complessive che ENGIE, trattandosi di un programma pluriennale, prevede di incrementare fortemente con i prossimi anni scolastici, anche alla luce di concrete sinergie tra i sistemi scolastici di Italia e Francia.

Nell’occasione, infatti, ENGIE ha annunciato un programma di formazione interculturale per gli insegnanti dei due paesi, consistente in:
–    un sito di e-learning per capire la transizione energetica;
–    visite a impianti produttivi del Gruppo;
–    tour di scoperta dei mestieri dell’energia, al seguito di collaboratori sul posto di lavoro;
–    una giornata di conferenza sul settore, con testimonianze dirette dei collaboratori.

La “ricetta” di Impariamo l’energia si basa su tre ingredienti principali: l’ausilio degli insegnanti, un panel di esperti in materia, oltre a tutti gli strumenti digitali più utilizzati dai ragazzi.

Il Progetto di ENGIE

Il primo è costruito come uno strumento multidisciplinare e interattivo che racconta come l’energia è prodotta, trasportata, consumata e con quale impatto ambientale. Presenta schede a supporto delle lezioni, schede di esercitazione, kit pedagogici, infografiche scaricabili, immagini e video illustrativi, giochi in funzione della fascia di età, notizie sull’orientamento scolastico e le professioni del futuro.

piccoli chef

Il concorso

Il concorso per il 2015, anno Expo, è stato intitolato “L’energia degli chef” e ha avuto come tema le risorse energetiche e l’alimentazione. Gli studenti sono stati invitati a immaginare un menù ideale per avere il corretto apporto nutrizionale, utilizzando razionalmente l’energia (ad esempio, alimenti a chilometro zero) e il cibo, lottando contro gli sprechi.

I menù ideati dalle classi sono stati sottoposti al giudizio di esperti di ENGIE e di ABNI – Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani  che hanno valutato la realizzabilità effettività delle ricette.

La giornata è stata, quindi, anche l’occasione di una grande festa e della finalissima tra le due classi migliori, sotto l’occhio attento di Chef Rubio.

chef Rubio

Si sono sfidate la classe 2 I della scuola secondaria di primo grado “Giovanni Fattori” di Rosignano Marittima e la classe 2 A del Convitto Nazionale Pietro Longone  di Milano. La giuria formata da rappresentanti di ABNI, di Last Minute Market (spin-off dell’Università di finalizzata al recupero dei beni invenduti a favore di enti caritativi), della comunicazione e di ENGIE ha assaggiato i piatti preparati dai quarantacinque ragazzi e, sotto l’occhio partecipe di professori e genitori, ha fatto la sua scelta.

Durante la bellissima giornata passata con gli studenti, una giornata dedicata all’informazione sulla corretta alimentazione, alle energie rinnovabili e all’utilizzo di materie prime di qualità a km zero, si è arrivati alla scelta dei vincitori:

“Energia degli chef” gran finale

Vincitrice è stata la Scuola Media Giovanni Fattori di Rosignano Marittimo (Li)

Ecco il menu proposto:

  • Involtini di zucchine grigliate con ricotta e gamberetti e pinzimonio
  • Ravioli tricolore al pomodoro fresco
  • Orata al forno
  • Pan di Spagna con crema di limoni e fragole

Gli studenti vincitori partiranno per il loro viaggio premio a Parigi, accompagnati dagli insegnanti, dopo avere visitato, con tutti gli altri studenti finalisti, l’Expo, nell’ambito dell’iniziativa “Adotta una scuola per Expo” di Confindustria.

Tutte le scuole partecipanti hanno ricevuto in dono da ENGIE 1500 gadget, 48 laptop ricondizionati, simbolo di scelte sostenibili e riduzione di sprechi e 48 tablet come supporto alle lezioni.

L’appuntamento è già ai prossimi mesi, per la seconda edizione, con l’obiettivo di rendere il progetto Impariamo l’energia il riferimento nei programmi didattici in questa materia specifica e, più in generale, di fornire un fondamentale contributo nella diffusione del sapere scientifico nel nostro paese, così come già avviene in Francia.

Al tempo stesso, con questo progetto, ENGIE, come ha detto Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di ENGIE in Italia “vuole favorire una maggiore diffusione della consapevolezza, a partire dalle generazioni più giovani, di come noi tutti siamo chiamati ad impegnarci nel consumo consapevole delle risorse energetiche. Il sistema della scuola, d’altra parte, può fornire un sostegno formidabile nel raggiungimento dell’obiettivo epocale della transizione energetica, come ha correttamente compreso il Governo avviando programmi per il miglioramento dell’edilizia scolastica. E questo”, ha continuato Aldo Chiarini “anche considerando che la spesa annuale complessiva per l’energia nelle scuole Italiane, comprensiva sia dei consumi termici che di quelli elettrici, è stimata in 1,3 miliardi di euro. E che, del totale dei 33.825 edifici scolastici effettivamente disponibili e operanti sul territorio nazionale (su 42.292 totali), solo il 58% presenta accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici”.