Home Punti di vista Gabriele Lopez: “Aspetterò domani”, un domani sempre più verde

Gabriele Lopez: “Aspetterò domani”, un domani sempre più verde

SHARE

Gabriele Lopez, classe 1978, è attore, doppiatore, direttore di doppiaggio e cantautore.

Gabriele, come ci racconta lui stesso, è sempre stato appassionato di musica. Sin da bambino suonava il pianoforte, cantava e scriveva testi. La musica, la recitazione, l’arte in generale fanno parte del suo DNA. Doppiatore di diversi personaggi del piccolo e grande schermo, Gabriele Lopez è da sempre la voce di uno dei personaggi più conosciuti della televisione americana e non solo, Leonard Hofstadter di “The Big Bang Theory”. Il suo nuovo brano musicale “Aspetterò domani”, in radio e nei digital store dallo scorso novembre e prodotto da Davide Combusti e Michele Braga, anticipa il nuovo album scritto dal giovane cantautore romano che uscirà nei primi mesi del 2016.

 

Gabriele, c’è già una data per l’uscita del tuo nuovo disco?

Purtroppo non c’è ancora una data esatta. Sicuramente dopo il Festival di Sanremo, probabilmente nel marzo 2016.

Come sta andando il tuo nuovo singolo “Aspetterò domani”?

Il singolo sta andando bene. Sta facendo molti passaggi in radio ed è disponibile su tutto il MainStreaming digitale. Il quattro gennaio sarò ospite nella rubrica radiofonica di Red Ronnie per parlare di “Aspetterò domani”. Un’ora di trasmissione dedicata ad un singolo artista, una sorta di salotto web, quello che una volta era il Roxy Bar, ora è in streaming. E’ una fortuna che ci siano personaggi come Red Ronnie che continuano a dare spazio agli artisti emergenti e a far ascoltare musica nuova.

“Aspetterò domani” ha un testo bellissimo, una canzone d’amore toccante e anche molto nostalgica. Quanto racconta di te questa canzone?

Ma in generale questa canzone e il disco, sono un po’ autobiografici. Il disco parte in fondo dalle canzoni che sono espressione di quello che sono stato, che mi è successo negli anni: quello che ho vissuto e provato, non tutto è necessariamente autobiografico, ma c’è tanto di me, delle mie esperienze. In questo particolare brano c’è parte di me e ovviamente anche invenzione. “Aspetterò domani” è un po’ mettere nero su bianco degli errori, per ricordarsi di non farne più, un modo per esorcizzarli. Si tende un po’ tutti, come nella canzone, a procrastinare il momento della rottura di una storia cercando di dimenticare le cose che non vanno. Le fratture sono sempre difficili da affrontare.

Il videoclip è stato girato dal regista Leonardo Ferrari Carissimi.

Esatto, il bravissimo Leonardo Ferrari Carissimi con il suo nome lunghissimo, tipico nome da regista (ride).

Vero! Al video è stata data un’impronta molto cinematografica.

Il taglio cinematografico è stato voluto dal regista che ha voluto trasporre cinematograficamente la mia canzone. Nel video il punto di vista si sposta dal personaggio maschile a quello femminile. C’è questa donna che pur di tenere legato a sé il suo amato gli cancella la memoria ogni giorno per attirarlo ogni volta nella propria ragnatela. Vediamo lui che si ritrova per esempio a camminare nei luoghi suggeriti dalle fotografie. Si tratta di un’estremizzazione del testo ma a noi era piaciuto molto, anche ai produttori, perché dava un senso ulteriore al brano.

Nel video tu reciti anche. Del resto il cinema, come la musica, è sempre stato il tuo mondo.

Alla fine è stato deciso che fossi io l’attore nella fiction proprio perché in fondo questa canzone, come dicevamo prima, è una parte della mia vita e anche lo spettatore in questo modo può identificarsi di più nel personaggio. Sì, è vero il cinema fa parte di me. Sono contento di aver fatto questo video e soprattutto di aver recitato con una bravissima attrice come Anna Favella.

La musica è sempre stata la tua passione? 

Da bambino suonavo il pianoforte, cantavo, scrivevo testi. Provengo da una famiglia che mi ha sempre dato tanti stimoli e ho avuto modo di sperimentare tante cose. Una spinta familiare forte, però tutto è avvenuto in modo molto spontaneo. Da ragazzo ho frequentato il liceo Tasso, un luogo di fermento e attività da tanti punti di vista. Ho suonato in tanti gruppi nei favolosi anni ’90, avevo tante band. La musica ha sempre fatto parte di me. Una decina di anni fa ho cominciato a lavorare per cercare di portare avanti la carriera di cantautore. Cerco di riprodurre il mio mondo musicalmente, attraverso la musica cerco di tirare  fuori quello che sono e quello che dico.

Ci puoi anticipare qualcosa sul disco?

Ho scritto un disco che mi rappresenta tanto, forse la cosa più difficile da fare e ci si riesce quando si è più maturi anche dal punto di vista della scrittura. Sia musicalmente, sia nella vita è più semplice mettersi delle maschere che essere se stessi. Il processo per cui si arriva a maturare la scelta di rimanere se stessi passa attraverso uno scontro, uno specchio. Cercavo una chiave di svolta che poi è stata l’incontro con i produttori Davide Combusti e Michele Braga. Loro sono stati i produttori ideali perché mi sono trovato bene con loro in sintonia e nella stessa lunghezza onda. Il produttore è fondamentale per farti capire chi sei, sia artisticamente sia come persona. Loro sono stati per me come uno specchio.

Cosa ti aspetti da questo disco?

Non lo so… Le aspettative sono la possibilità di suonare dal vivo, la possibilità di andare nei teatri, di incontrare il pubblico. L’8, il 9 ed il 10 gennaio accompagnerò Davide Combusti in tre tappe del suo tour in Calabria, questo in attesa dell’uscita del mio disco. Poi in concomitanza con l’uscita dell’album, prevista per il prossimo marzo, ci saranno altre date. Speriamo tante.

Doppiatore di tanti personaggi, uno Di questi è Leonard di The Big Bang Theory. Quanto sei legato a questo personaggio e quanto ti assomiglia?

Sono molto legato a Leonard anche perché lo doppio da tanti anni. In generale in un personaggio ci sono delle caratteristiche in cui possiamo ritrovarci. Nello specifico credo che in Leonard ci sia la capacità di trovare il lato positivo delle cose, sì questo appartiene anche a me. The Big Bang Theory è una sitcom dai toni euforici, divertenti, estremizzati. Trovo che Leonard e Penny siano il centrocampo della serie,  per usare una metafora calcistica che non è mia, però! Riescono a tenere insieme la fiction dentro la sitcom, è una storia che portano avanti nel tempo, il collante che ruota attorno all’architettura della serie. Una serie che mi ha appassionato, divertito in nove anni della mia vita. Faccio questo lavoro da quando ho diciassette anni.

Gabriele, quanto sei green?

Da quando sono diventato padre mi rendo conto che faccio più attenzione a tante cose. Banalmente in casa faccio il compost e la raccolta differenziata. In famiglia utilizziamo la macchina gpl e comunque, il meno possibile. E’ chiaro in questa città non è facile, non c’è poi tanta sensibilità. Speriamo sempre che le cose cambino, che questa sensibilità diventi di tutti. Le targhe alterne non sono una soluzione per i problemi di smog nelle città e i bambini sono i primi a soffrirne. Noi adulti abbiamo una responsabilità maggiore. Io faccio quello che posso.

Gabriele, cosa ricicleresti di te e cosa invece butteresti via?

Sicuramente una cosa che vorrei buttare via è l’ansia che poi è molto legata alla mia emotività. Una cosa che invece riciclerei all’infinito è la mia generosità. Sono generoso e non solo in senso materiale. Questo mi ha sempre portato ad avere tanti amici, all’incontro con gli altri. Ho tante persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene e questo arricchisce la mia vita.

 

Un consiglio da noi di Dailygreen.it? Non aspettate domani, iniziate oggi, subito, ad ascoltare il singolo di Gabriele Lopez: Aspetterò  domani.