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Giampaolo di Cocco al “Festival of Nature” Berlino 2019 e ABACO SPACE Contemporary Art

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“La vache Qui pleure” opera di Giampaolo di Cocco esposta al “Festival of Nature” Berlino 2019

Mercoledì 11 settembre alle ore 17.30 presso i locali del Kuehlhaus, Luckenwalder Strasse 3, 10963 Berlino si inaugura la mostra del NABU Art Festival of Nature. Durata del festival dall’11 09 2019 al 21.09.2019.

https://www.nabu.de/landingpages/planet-art.html

La mostra curata da Marianne Kapfer comprende le opere di circa 40 artisti da tutto il mondo, con lavori riferiti a natura, umanità, ambiente. Giampaolo di Cocco è stato invitato a partecipare con la sua scultura- installazione “La Vache Qui Pleure”.

Kunow prima inaugurazione. Presenta G. di Cocco. 2012

Giustapponendo i termini “anima” e “animale”, di Cocco presenta una mucca, prosciugata dagli stenti e come schiacciata al suolo da un peso insopportabile, attorniata da 5 altoparlanti sospesi che emettono il pezzo “Cowitude” di Andrew Ferrara, autore che ha sviluppato un percorso artistico in cui ricerca scientifica e composizione musicale sono unite da uno stretto legame. La duplice formazione scientifica e musicale, lo ha portato a coniugare tecnologia e composizione in maniera indissolibile.

E’ inevitabile questa sfida artistica ad affrontare il problema che oggi tutti sentiamo come fondamentale – La tecnologia completa e giustifica l’abbandono di un rapporto vitale con il mondo e gli altri animali? Questo porterà alla morte della nostra stessa anima? Tale è il messaggio di questo lavoro altamente simbolico. A commento è il caso di aggiungere le parole dello psicoanalista junghiano James Hillman:

Se c’è un’Anima del Mondo e noi ne facciamo parte, allora ciò che accade nell’anima esterna accade anche a noi. L’estinzione degli animali, come quella delle piante, è una sofferenza insita nel mondo. Noi siamo parte dell’anima mundi e intimamente soffriamo della sofferenza che vi si sta producendo … (dall’intervista di Silvia Ronchey su RaiDue, 11/10/1997)

E’ una buona occasione per parlare dell’impegno personale di Giampaolo di Cocco, come artista, come scrittore ed organizzatore di eventi. Nasce a Firenze il 6 settembre 1947, vive e lavora come artista ed architetto a Firenze, Colonia e Berlino, ma si può trovare una sua sostanziosa scheda personale a questo link: http://www.artantide.com/artisti_BiografiaArtista?idArtista=68

La galleria di Abaco Space con l’allestimento della inaugurazione 2012

Giampaolo di Cocco tra l’altro ha fondato ABACO SPACE Contemporary Art – Thomas Muentzer Strasse 21, D-16866 Kunow (Gumtow), Germany – phone: 0049 (0) 1577 9604115 – Ma sentiamo come si è realizzato il progetto, attraverso le sue parole:

  • (…) Cercavo un posto dove si potesse parlare, confrontarsi, un “circolo degli artisti” insomma, libero, aperto e curioso. Mi venne in mente che i prezzi degli immobili a Berlino si erano mantenuti ragionevoli e chiesi a mia moglie, che è appunto berlinese, di dare un’occhiata; venne fuori che con lo stessa somma che avrei dovuto impegnare per restaurare Villa Luciana avrei potuto sistemare una ex fattoria nella provincia di Berlino e soprattutto avrei potuto acquistarla, liberandomi dalla spada di Damocle degli sfratti, terrore di tanti artisti e persone di cultura periodicamente condannati a restare senza studio. Insomma, nel villaggio di Kunow nel 2012 ho messo su da solo il Centro Culturale Abaco Space. Il nome proviene dalla mia rivista Abaco, abacorivista.com – fondata nel 1977 con Luciano Caruso e tuttora attiva. L’aggiunta “Space” fu un’idea di Luca De Silva, intendendo con ciò che il Centro era una filiazione tridimensionale della rivista e delle sue intenzioni liberali. Abaco Space è oggi anche il mio studio (150 mq.!), il mio deposito e il mio show room, ma rimane spazio
    Kunow sesta inaugurazione. Sfera di tetrapak diametro 2 metri di Edoardo Malagigi Abaco Space 2016

    abbastanza per accogliere ad esporre e ad esibirsi persone interessanti, per farli confrontare con gli spazi della ex fattoria, grandi e affascinanti ma anche molto difficili da interpretare proprio perché ricchi di personalità. La proprietà comprende quattro edifici edificati in mattoni rossi faccia-vista posti attorno ad una grande corte, ovvero: la casa d’abitazione, il grande ex granaio su quattro piani, la galleria, uno spazio unico di 140 mq. e un edificio dove ho sistemato il deposito dei miei lavori bidimensionali. Dietro l’ex granaio, oggi spazio espositivo, si apre il terreno “selvatico” concluso da un boschetto con torrentello. Luca fu il primo artista visivo che ha lavorato ad Abaco Space (2012), ne sono seguiti molti altri, Edoardo Malagigi, Virginia Panichi, Sherry Mills, Ugo Dossi eccetera, come si può vedere consultando www.abacospace.com.
    Abaco Space pone una certa attenzione anche verso la musica sperimentale, vi si sono esibiti infatti Andrè Wlodarsky, Andrea Belfi, Martin Lau eccetera. (…) Ad Abaco Space va bene tutto ciò che “funziona”, che dà cioè curiosità ed emozione; tutte le forme, tutte le tecniche, tutti gli stili sono ben accolti purché più o meno efficaci. Lavoriamo infatti in uno spirito di accoglienza, non di esclusione. E mi preme precisare che

    Giampaolo di Cocco-LApoteosi di Benedetto Varchi 2017

    Abaco Space non è una galleria; anche se esiste la possibilità che qualche artista riesca a vendere, io non faccio nessuna pubblicità a tal fine e non percepisco comunque nessuna percentuale. Insomma, ho trovato un luogo che mi soddisfa, o meglio, me lo sono fatto. Ed ho raggiunto oltre all’obiettivo di sfuggire alla “trappola delle esclusioni” dei luoghi espositivi fiorentini, anche quello di portare un po’ di cultura italiana e fiorentina in Germania. Non che questo ci salvi dall’essere terra di conquista per le produzioni culturali d’oltralpe, ma insomma un luogo in più per dire la nostra ora l’abbiamo. – (aprile 2017)

Riassumendo:

ABACO è una rivista d’arte e pensiero attiva dal 1977. E’ stata fondata in quell’anno da Giampaolo di Cocco e Luciano Caruso. ABACO invita a partecipare artisti noti e ignoti ma anche persone d’ingegno non necessariamente artisti, portatori di idee nuove e punti di vista particolari.

ABACO SPACE / Contemporary Art è il Centro d’Arte e di pensiero che sorge a Kunow nel Brandenburgo, a circa 80 Km dal confine della città di Berlino. In questo nuovo Centro delle arti che ospita lo studio e gli spazi espositivi di Giampaolo di Cocco, l’artista fiorentino che si è innamorato di questa ex fattoria prussiana e l’ha scelta e restaurata come luogo di vita e lavoro, saranno invitati sull’esempio della rivista artisti e non artisti per mostre, performance, conferenze, concerti eccetera.

Da sabato 1° giugno 2019 è esposta una parte della collezione del Centro con opere degli artisti: Deva Wolfram, Margherita Verdi, Stefano Benedetti, Giampaolo di Cocco, Bob Montague, Ignazio Fresu, Paolo Bencini, Amedeo Lanci, Lisa Schmitz, Mario Mariotti, Luca De Silva, Luigi Davitti, Mentore Laforet, Maria Chiara Pozzana, Massimiliano di Cocco, Luca Marietti, Noelle Bernat, Luciano Caruso, Philippe Berry, Sergio di Cocco, Luise Zunker, Peter Gulden, Jazzelle Duo.

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Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -