Home C'era una volta Gli Squeeze tornano sui loro passi

Gli Squeeze tornano sui loro passi

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Il 14 gennaio 1985, a tre anni dalla loro separazione, tornano a esibirsi in pubblico gli Squeeze, una delle band britanniche di maggior successo alla fine degli anni Settanta e nei primi Ottanta.

Un concerto di beneficenza e l’affetto del pubblico

L’occasione per l’eccezionale riunione viene da un concerto di beneficenza che si svolge a Catford. Si ritrovano così sul palco i chitarristi Glenn Tilbrook e Chris Difford, il batterista Gilson Lavis e il tastierista Julian “Jools” Holland. L’unico componente storico della band che rifiuta di aderire all’iniziativa è il bassista Harry Kakoulli, sostituito sul palco da Keith Wilkinson. Inutile dire che l’annunciata reunion provoca una sorta di rimpatriata generale dei fans del gruppo che affollano fin dalle prime ore della giornata il luogo destinato a ospitare il concerto. Sembra un fatto occasionale, ma non è così. Il successo dell’esibizione, le emozioni e le sollecitazioni del pubblico sortiscono il miracolo di convincere la band a continuare.

La ripresa del cammino

Riprende così il suo cammino il gruppo nato nel 1974 a Deptford e che aveva pubblicato solo nel 1976 il primo disco Packet of three, prodotto da John Cale per l’etichetta indipendente Deptford Fun City. Lo stesso Cale figura anche tra i produttori del primo album pubblicato da una major, la A&M, intitolato semplicemente Squeeze. Forti di un ristretto ma affezionato gruppo di fans e adorati dalla critica i cinque arrivano al successo alla fine degli anni Settanta con brani come Cool for cats, Up the junction e Slap and tickle. Problemi di rapporti interni e l’accoglienza freddina riservata all’album Sweets from a stranger ne avevano determinato il prematuro scioglimento nel 1982. Sembra davvero tutto finito quando il concerto di Catford, inaspettatamente, ridà nuova linfa ai componenti del gruppo che ritrovano motivazioni ed entusiasmo e pubblicano un album ricco di spunti interessanti dal singolare titolo in italiano: Così fan tutti frutti. Il successo di Babylon and on e del singolo Hourglass faranno il resto. La band, nonostante la defezione di Holland, che alla fine del 1989 se ne andrà e verrà sostituito dal tastierista Matt Irving, confermerà la sua solidità e il suo valore anche negli anni Novanta.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".