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Grazie al canto… rintracciate nuove balene

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Si sono messi ad inseguire il canto delle balene e nelle gelide acque dell’Antartico un gruppo di scienziati australiani e neozelandesi hanno registrato decine di migliaia di richiami delle rarissime balene blu, grazie a questo sono riusciti a rintracciare altri 80 esemplari delle più grandi creature al mondo.

Le balene rintracciate grazie al proprio canto

Tutto è partito con una spedizione navale. A bordo della nave Tangaroa, attrezzata con boe sonore, si sono diretti verso Wellington in Nuova Zelanda e proprio qui hanno gettato l’ancora. La spedizione è durata sei settimane inseguendo solo il canto delle balene. E, proprio grazie a questo canto, che resta uno degli altri insondabili misteri della Natura, sono riusciti a rintracciare altri 80 giganti marini, riuscendo, inoltre, a fotografarne 58.

Scoperti 80 nuovi esemplari dai ricercatori australiani

Il tutto è stato possibile grazie a congegni acustici subacquei che riescono a percepire i suoni delle balene. Si tratta di suoni a bassa frequenza, grazie ai quali è stato possibile registrare oltre 40mila richiami con oltre 520 ore di canti individuali di questi rari e splendidi esemplari marini.

“Le balene cantano ad un volume altissimo”, ha detto il responsabile della ricerca Mike Double. “Si tratta dei suoni fra i più forti in natura, paragonabili al rombo di un caccia jet”, ha sottolineato. Proprio queste balene, immense e maestose, vengono ogni estate cacciate dalla flotta baleniera giapponese che le devasta. L’obiettivo anche di questa ricerca è salvare i giganti del mare.