La Groenlandia resterà presto “a secco” di ghiacciai. A lanciare l’allarme sono gli scienziati della Nasa. Lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe – dicono – avvenire più rapidamente del previsto.
Groenlandia, i ghiacciai stanno collassando
Le ultime notizie riguardano il Zachariae Isstrom, il ghiacciaio nel nordest della Groenlandia che contiene tanta acqua da poter far innalzare il livello del mare di mezzo metro a livello globale e che sta collassando in modo rapido. Il ghiacciaio – secondo la rivista Science – si sta rompendo e, dal 2012, si sta ritirando tre volte più velocemente rispetto agli anni precedenti, ad un ritmo di 125 metri all’anno.
Il ghiacciaio viene “attaccato” sia dall’alto che dal basso, cioè dall’aria più calda che ne scioglie la parte superiore, e dalle correnti oceaniche, anch’esse più calde, che ne erodono la parte sommersa. Il risultato è che il Zachariae Isstrom sta perdendo 4,5 miliardi di tonnellate d’acqua all’anno.
“La perdita di ghiaccio sta avvenendo rapidamente in termini glaciologici, ma lentamente in termini umani: non tutto in un solo giorno o in un solo anno”, spiega John Padel dell’università del Kansas
La Groenlandia presto senza ghiacciai
Sono, inoltre, i dati dei satelliti a confermare l’imprevisto e veloce scioglimento dei maestosi ghiacciai. Sono stati raccolte oltre 100mila rilevazioni lungo la Groenlandia tra il 1993 ed il 2012. Si è scoperto così che gli standard per misurare la velocità di scioglimento del ghiaccio sono da rivedere perché questi ultimi si stanno sciogliendo più velocemente di quanto fosse accaduto sino ad ora. “Per la prima volta – ha spiegato Beata Csatho, geologa all’università di Buffalo, che ha guidato lo studio – abbiamo un quadro completo di come i ghiacciai della Groenlandia siano cambiati nell’ultimo decennio”.
Il rischio è di inondazioni catastrofiche
La calotta glaciale della Groenlandia copre cinque volte la superficie dello stato di New York e del Kansas messi insieme e, se si dovesse sciogliere completamente, il livello degli oceani potrebbe innalzarsi al punto da inondare le zone costiere dalla Florida al Bangladesh.
Codesto articolo è senza ombra di dubbio scritto bene, così come l’intero blog in generale.
Da vostro affezionato, ottimo lavoro.
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