Home Punti di vista I Cugini di campagna: «Siamo green di nome e di fatto»

I Cugini di campagna: «Siamo green di nome e di fatto»

SHARE
Cugini di Campagna

I Cugini di Campagna. La storia musicale dei fratelli Ivano e Silvano Michetti, Nick Luciani, di Luca Storelli prima e di Tiziano Leonardi oggi, è lunga ben 40 anni. Canzoni che hanno segnato un’epoca come l’intramontabile “Anima Mia”. La melodia inconfondibile, i testi significativi e semplici e la voce particolarissima di Nick, sono gli ingredienti principali del grande successo che ha da sempre accompagnato il gruppo musicale pop rock dagli anni ’70.

Prima di tutto vogliamo sapere del vostro ultimo ultimo disco.
Quaranta anni fa con “Anima mia” (Torna a casa tua) iniziavamo a tracciare un cerchio che abbiamo chiuso (per ora eh… e per iniziarne un altro!) con “Ti ho sognata” (mentre stavi ritornando)… E’ la nostra ultima fatica distribuita dalla Sony records, un brano bello che più bello e moderno non potevamo, e che è pure la Title Track del cofanetto che con 3 dischi si fa una bella passeggiata tra le nostre canzoni più memorabili. Siamo appena tornati dal presentare il nuovo singolo in tournée ai nostri connazionali in Canada e Usa, e pronti per fare lo stesso dall’altra parte, in Australia.
Come nascono i Cugini di Campagna?
Ebbene, fu  Silvano a iniziare la storia, convincendo Ivano a prenderne parte, ma le radici affondano da prima, da quando erano dei fanciulli nel Coro di voci bianche della Cappella Sistina con Monsignor Bartolucci! Capito perché la voce in falsetto non ci ha mai e dico mai, abbandonati?
 
La mitica voce in falsetto che è stata e resta la vostra impronta. Come avviene l’incontro con Boncompagni e Arbore e la sigla per la fantastica trasmissione radiofonica  “Alto Gradimento”?
Un gruppo di 4 personaggi in cerca di contratto, che ti entra di colpo in un locale dove c’erano tra i più importanti manager e musicisti dell’ epoca e ti canta a cappella “ Nella Vecchia Fattoria”, non poteva che chiamarsi I CUGINI DI CAMPAGNA. E non poteva non colpire questi due per “il ballo di Peppe” che ha fatto poi da volano come sigla allo storico programma.
Quaranta anni di successo, molto seguiti ed amati anche dai giovani, qual è il vostro segreto? Sembra ci sia un ritorno da parte dei giovani verso la musica del passato, quella cosiddetta “vintage”. Come mai secondo voi?
I motivi del successo sono due: avere sempre nella storia nostra il migliore parrucchiere de Roma… e per coerenza non cambiare mai quello che vince… Tu ci pensi ad un gruppo 40 anni fa, nella terra delle vocione, che ritornava alla voce di falsetto, che recuperava la polifonia vocale e che vestiva in maniera futurista come i rockettari più glam d’America di dieci anni dopo?
Oggi di talenti ce ne sono, ma manca quella magia che ti fa ricordare una canzone pure dopo cinquant’anni e che non ti faccia dimenticare chi ha vinto Sanremo un paio di anni prima.
Il vostro look, sempre originale, colorato e ironico, rappresenta indubbiamente la vostra firma. Non lo avete mai cambiato nonostante il passare delle mode, degli stili. A chi vi siete ispirati in particolare? 
E’ quello che abbiamo detto: Rimaner sempre se stessi… ma quale moda e quale stili! Al limite puoi prenderne spunto! Perché cosi sgargianti? Ma forse è colpa dei dipinti della Cappella Sistina dove i due gemelli mori imparavano la musica qualche secolo fa oramai.
E’ vero che sono le vostre mogli a curare la vostra immagine?
Per fortuna ad aiutare a tenere ordine nel guardaroba ci sono le nostre signore, vero… Però Tiziano ancora non ha la moglie che gli dà una mano, dice che ce ne sarà di tempo!
Con Anima mia nel 1997 guadagnate il Disco d’oro. Come è nata Anima mia?
Certe certe canzoni vengono fuori semplicemente perché non possono rimanere inespresse. Una melodia così fortunata e ripresa in tutto il mondo da calibri pesanti come Sinatra, Abba, Santa Esmeralda, ha qualcosa di speciale e per l’epoca, rivoluzionario. L’utilizzo di certi accordi e strutture, all’epoca in Italia, dove la musica commerciale non aveva pienamente di queste visioni, è stato rivoluzionario in qualche modo.
 Qual è la canzone a cui siete più affezionati, che amate di più?
Tutte le canzoni hanno un loro perché, un motivo per cui dovevano essere proposte; sono tutte belle figlie dell’amore dei papà… Ma l’ultima nata “Ti ho sognata” è quella che ci sta facendo innamorare di più, e non solo a noi.
Come è avvenuto l’incontro con Tiziano Leonardi?
Quel pezzo di pianista? Sicuramente la sua mano la si sente nella pienezza degli arrangiamenti e della proposta sonora, abbiamo una bella solidità riguardo questo!
Sempre nel 1997 tornate in auge grazie alla trasmissione con Fabio Fazio e Claudio Baglioni, Anima mia. Cosa ha rappresentato per voi, quali ricordi avete di quell’esperienza?
 
Tutto sommato era il momento di tornare più stabili in Italia dopo un po’ di giri per il mondo, l’occasione era di quelle toste, con una trasmissione che oggi con tutti quei personaggi sarebbe molto difficile da riproporre ma di cui vi assicuriamo la TV ne avrebbe bisogno…  non scorderemo mai che eravamo noi stavolta a chiedere gli autografi e fotine ai grandi personaggi internazionali che arrivarono ospiti, dal capitano Kirk di Star Trek a Lou Ferrigno che era allora l’incredibile Hulk.
Se adesso vi proponessero un programma TV a quale vi piacerebbe partecipare? Vi piacerebbe essere dei giudici non so, in un talent musicale o far parte di un reality?
Talent perché no? Potremmo dire di certo la nostra. Tu, i Cugini al reality, te li perderesti? Ti ricordi gli ascolti ogni volta che entriamo in qualche Casa del Grande Fratello o in qualche Fattoria, come  nel 2006 ? Siamo stati i primi a portare il reality con quegli ascolti in prima serata di sabato sera.
Che consiglio dareste ai giovani che volessero fare musica oggi?
 
Studia da ingegnere, meglio… o se ami cosi tanto questo cammino inizia ad ascoltare chi è più grande di te, magari raddrizzi il tiro se stai sbagliando e non perdi tempo, crediamo sia uno dei segreti per far uscire il massimo che puoi dare.
I Cugini di Campagna sono amanti della natura, della vita all’aria aperta? Quanto sono “green”?
Con questo nome che abbiamo, come non potevamo esserlo? Tra noi e i Camaleonti non si sa chi ama di più stare nella natura, anche se quanto ad essere verdi o “green” giustamente, non riusciamo come loro. Poi lo dice il nome, dai…! Nick abita ai Castelli Romani, Ivano in campagna, Tiziano al mare e Silvano se non fa 40 km di bicicletta in mezzo alla brughiera di Roma nord est, non suona.
Ci sono delle cose che fate per aiutare l’ambiente?
 
Sì. Nick con gli ultrasuoni della voce rimanda a mare le balene spiaggiate e Ivano protegge i camaleonti e Winnie the Pooh dall’estinzione.
Amate gli animali, siete vegetariani? Cercate nel vostro piccolo di contribuire alla salvezza del nostro pianeta?
 
Sicuramente amiamo gli animali ma vegetariani non lo siamo, non proprio.
Ivano ha dei cani meravigliosi e Silvano fa mangiare biologico i suoi gatti, animali  ai quali Tiziano non è più allergico da quando suona coi cugini.
E qualcosa, invece, che vi capita di fare di ecologicamente scorretto?
Una cosa la facciamo, dato che siamo tra pochi intimi (…) te la  diciamo: quando stiamo in viaggio buttiamo qualche piccola cartaccia dal finestrino, ma visto che tanto giriamo “solo” per cento serate all’anno, ti promettiamo che andiamo a raccogliere tutte quelle che abbiamo gettato.
Cos’è che cambiereste di Roma, la vostra città, per renderla più vivibile?
 
Più o meno, Roma è Roma, giusto una piccola modifica: il teletrasporto dalle 16 alle 19 sul Grande Raccordo Anulare.