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“Il Gioco degli Specchi”, un impegno sociale

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Il logo della manifestazione "Squadra vincente. Dal singolo alla comunità" organizzata dall'Associazione Il gioco degli specchi

Dal 5 al 10 novembre scorso si è svolta a Trento l’ormai tradizionale manifestazione culturale organizzata dall’associazione Il gioco degli specchi che vede coinvolti scrittori, insegnanti e studenti delle provincie di Trento e Bolzano.

Il Gioco degli specchi, un profondo impegno sociale

“Squadra vincente. Dal singolo alla comunità”

Il titolo dell’edizione di quest’anno era: “Squadra vincente. Dal singolo alla comunità”. Si tratta di un evento particolarmente importante nel quadro del tessuto culturale della città trentina in quanto la filosofia alla base delle attività dell’associazione Il gioco degli specchi è cercare di cambiare in senso virtuoso lo stile di vita della gente, promuovendo il più possibile una cultura che serva a riflettere sia sui rapporti con persone provenienti da altri paesi che nel quadro della tutela e salvaguardia dell’ambiente circostante.

Privilegiati gli interventi dall’Italia

In tal senso, da anni l’associazione promuove iniziative che non favoriscono tanto interventi nei paesi di provenienza dei migranti ma cercano di operare dall’Italia e tentando di favorire rapporti più equi tramite la riflessione attorno alle cause che spingono le persone a partire, tra cui la mancanza di giustizia sociale, gli sprechi economici e lo sfruttamento diffuso in molti paesi. L’associazione Il gioco degli specchi, che organizza l’omonima manifestazione, partecipa abitualmente alla Fiera Fa’ la cosa giusta e ad Altra economia, proprio nell’ottica di promuovere qui nuovi stili di vita più rispettosi verso le altre culture e verso l’ambiente che ci circonda.

Vengono pertanto discusse vicende personali e storie collettive nella prospettiva di costruire, tramite il gioco, una comunità partecipata, più coesa e quindi più forte. Come gli organizzatori dell’associazione Il gioco degli ppecchi sottolineano “la ‘squadra’ risulta vincente quando si è ben allenata a giocare insieme, a superare i difetti dei singoli, a valorizzarne le capacità, a curare le ferite subite dalle persone o, nel corso della storia, dalle popolazioni, ad armonizzare le sue componenti”.

Una particolare attenzione al rapporto con le scuole

I principali mezzi informativi utilizzati a scopo divulgativo sono libri e film e si presta particolare attenzione al rapporto con le scuole di ogni ordine e grado. Nell’edizione di quest’anno sono stati invitati a Trento autori e autrici come Hu Lanbo, Alicia Baladan, Monica Ruocco, Marco Balzano e Maurizio Gatti. Gli autori ospiti hanno incontrato circa 1300 ragazzi di ogni ordine e grado di scuola, in città, in provincia ed anche a Bolzano.

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Maurizio Gatti e Andrea Petrella (foto dal sito dell’Associazione)

Inoltre sono stati proiettati quattro documentari sui temi delle seconde generazioni, dell’emigrazione italiana, dei richiedenti asilo nonché sui fenomeni di emarginazione che riguardano le periferie urbane italiane: i documentari proiettati sono stati 18 Ius soli, MericaSolandata e Il futuro del mondo passa di qui. Vi sono stati anche momenti pubblici che hanno costellato la settimana trentina, a partire dall’inaugurazione in Biblioteca Comunale Centrale con Maurizio Gatti (in foto) e le letture recitate di Maura Pettorruso, una serata di danze e l’incontro degli ospiti con la cittadinanza venerdì 9 novembre. “Il bilancio della settimana è positivo – sostiene Silvia Camilotti dell’associazione organizzatrice – soprattutto sul fronte delle scuole, poiché grazie al lavoro di insegnanti appassionati i ragazzi hanno animato e condotto gli incontri con gli autori, con grande soddisfazione di entrambe le parti”.