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INFINITYHUB per una rivoluzione energetica

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Quella di INFINITYHUB è una storia unica in Italia. È possibile realizzare una rivoluzione energetica fondata sull’efficienza dal basso, coinvolgendo comuni, piccoli investitori, start-up e imprese della green economy? Dove siano gli stessi cittadini azionisti degli hub ad attivarsi per la rivoluzione energetica, creando occupazione e riducendo le emissioni con una formula completamente unica, solidale, conviviale di business?

INFINITYHUB per l’efficienza energetica dal basso

(Y)Hub (abbreviazione di INFINITYHUB) ha raggiunto l’obiettivo 100% per il suo primo equity crowdfuding, un sistema di finanziamento condiviso fondato sull’acquisizione di piccole quote di equity (capitale sociale). E’ arrivata la luce verde per la rivoluzione energetica, dicono i soci fondatori, che continuano a ricevere proposte di acquistare quote, al punto che a marzo lanceranno una nuova raccolta fondi, visto il successo della prima, che ha visto una partecipazione al 67% di aziende e al 33% di singoli cittadini che hanno comprato quote della società credendo nel progetto. In tanti provenienti dall’Umbria e dal Trentino, ma anche Emilia Romagna e Lombardia. «E proprio in questi territori lanceremo la nuova campagna di equity», dice Massimiliano Braghin CEO di INFINITYHUB.

INFINITYHUB, una storia da raccontare

Facciamo un passo indietro. Nato nel 2016, e insediato all’interno di Progetto Manifattura, l’incubatore clean tech di Trentino Sviluppo di Rovereto, (Y)HUB si propone come hub per la diffusione dell’efficientamento energetico, attraverso un sistema manageriale, finanziario e commerciale per le imprese dedite alla cleantech per sostenere la energy revolution: taglio dell’80% delle emissioni al 2050%, riduzione del 2% delle emissioni dalla nostre residenze, promozione dell’economia circolare, rilancio dell’occupazione e manifattura leggera made in Italy.

INFINITYHUB, obiettivo: analisi gratuita dei consumi

L’obiettivo è fornire a tutti i cittadini un’analisi gratuita dei consumi energetici e trovare i margini dove è possibile, intervenire efficientando abitazioni, imprese, negozi, fornendo, a chi è interessato a far parte del cammino, una soluzione integrata di tecnologie e prodotti, ed unitamente a questo, aggregando i dati per fornire ai Comuni un “catasto energetico” e agevolare l’operatività del loro PAES, il Piano d’azione per l’energia sostenibile.

«Siamo soddisfatti del cammino della campagna di equity crowdfunding postata su WeAreStarting, portale di sostegno per questo tipo di ricerca di finanziamenti. WeAreStarting ha ottenuto oggi una raccolta di 100.000€ da parte di 30 investitori, comprensivi della quota prevista per l’investitore istituzionale, come da regolamento Consob». L’obiettivo è rappresentativo del 10% del capitale sociale. L’aumento di capitale prevede l’emissione di 5.000 nuove azioni ordinarie al prezzo di 21€,di cui €1 di valore nominale e 20 di sovrapprezzo, per una valutazione pre-money di 945.000€.

L’investimento minimo per un privato o un azienda è stabilito a 210€. «Ma vista la crescita esponenziale di (Y)HUB faremo una o più  raccolte di equity ogni anno in modo da sostenere la crescita del processo e far entrare molteplici beneficiari del paradigma, evidenziando che tutti possono far parte del sistema, e le imprese possono addirittura avere una last call sulle forniture. L’obiettivo è l’infinito», conclude Braghin.

«E’ stata la scoperta dell’hub Progetto Manifattura, primo polo cleantech d’Italia, con oltre sessanta tra imprese e startup cleantech insediate, ad avermi folgorato dalle potenzialità tangibili, respirabili anche nell’aria, di speranza, di efficacia nella crescita innovativa e dalle sinergie contaminanti», spiega Massimiliano Braghin, che si sente molto debitore all’ecosistema d’imprese nato dentro la Manifattura. «Qua ho visto il potenziale di fare rete e di fornire un’offerta integrata che fosse qualcosa di più che la somma delle realtà presenti, dai LED ai sistemi hybrid, dalla domotica a sistemi biologici di bonifica e controllo del dissesto. Ora speriamo che anche tanti trentini decidano di far parte di questo progetto».

I prossimi step saranno di avviare un “Censimento Eco-Dinamico” per la raccolta capillare delle informazioni, di consumo energetico e altro, dettagliate per famiglia/abitazione, onde fornire una “Relazione Eco-Dinamica”. La stessa suggerisce, sia tecnicamente che finanziariamente, una relazione dove si illustri una gamma di azioni volte principalmente al raggiungimento dell’indipendenza energetica del singolo immobile. Solo a successiva richiesta espressa della famiglia, (Y)HUB progetterà e dimensionerà ad hoc le azioni da integrare nell’abitazione, utilizzando professionisti ed imprese locali, e finanziando le azioni al 100% anche tramite banche locali.

In questo modo dovranno nascere un numero sempre crescente  di (Y)HUB per lo sviluppo locale di azioni di efficientamento. Dove ogni cittadino, può diventare azionista co-proprietario di INFINITYHUB, crescendo come protagonista nello sviluppo locale del “paradigma clean tech”, oltreché beneficiando dei classici e calcolabili benefici economici. «Ogni 100mila abitanti nasceranno un (Y)Hub, una piccola rete di imprese e di cittadini-azionisti che vogliono veramente risparmiare sulle bollette e vivere meglio, tagliando le emissioni di gas climalteranti», continua Braghin. Il futuro è infinito.