Home C'era una volta Larry Bunker, tra batteria, vibrafono e percussioni

Larry Bunker, tra batteria, vibrafono e percussioni

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Il 4 novembre 1928 a Long Beach, in California, nasce il vibrafonista, batterista e percussionista Larry Bunker, all’anagrafe Lawrence Benjamin Bunker, componente di quella singolare schiera di polistrumentisti che hanno fatto la fortuna degli studi di registrazione statunitensi.

Il debutto su un battello

Fin dai primi anni di vita viene avviato agli studi musicali. Dopo una lunga pratica sugli strumenti a tastiera, in particolare la fisarmonica e il pianoforte, si innamora della batteria e di tutto ciò che si può percuotere. L’hobby della musica diventa professione nel 1948 quando il ventenne Larry viene scritturato da un settetto be-bop che si esibisce su uno dei battelli di linea che percorrono il corso del fiume Mississippi. Negli anni successivi sbarca il lunario in vari locali californiani come pianista. Nel 1951 decide di dedicarsi al vibrafono grazie alle insistenze del contrabbassista Howard Rumsey che lo vuole nella sua band. L’avventura continua poi con i sassofonisti Art Pepper e Georgie Auld. Alla fine del 1952 torna con Rumsey, ma ancora una volta l’esperienza è destinata a durare poche settimane. Nel gennaio del 1953 affianca il sassofonista Gerry Mulligan prima di accettare un posto fisso nell’orchestra di Bob Crosby. Instancabile vagabondo collezione una serie di presenze in alcuni tra i più importanti gruppi del periodo.

Nessun luogo è definitivo

La sua versatilità gli consente di passare indifferentemente dalla band del chitarrista Barney Kessel a quella del sassofonista Stan Getz. Nel 1955 sembra aver trovato la sua collocazione definitiva nel gruppo che accompagna la cantante Peggy Lee, ma non è così. Dopo cinque anni se ne va e, al termine di una lunghissima serie di collaborazioni, nel 1963 forma un trio con Clare Fischer al piano e Ralph Peña al contrabbasso. Il sodalizio si scioglie un anno dopo quando Larry se ne va prima in Europa con il pianista Bill Evans e poi in Australia per suonare nella band della cantante Judy Garland. Nel 1965 è sul palco del festival di Monterey accanto al trombettista Dizzy Gillespie, mentre nel 1966 è uno degli strumentisti che accompagnano in Giappone Stan Getz. Strumentista versatile non si accontenta della popolarità come vibrafonista negli ambienti jazz, ma continua anche a lavorare come percussionista, soprattutto in ambito accademico, partecipando anche a diversi concerti e sedute di incisione della Los Angeles Philarmonic diretta da Zubin Mehta. oltre a vari concerti con Pierre Boulez e con Michael Tilson Thomas. Muore l’8 marzo 2005.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".