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Matrimoni gay, a Rio la più grande cerimonia al mondo

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Si è celebrata in Brasile la più grande cerimonia gay (Lgbtqi) al mondo. Ben 160 coppie Lgbtqi hanno detto sì a Rio de Janeiro. Un evento organizzato “con entusiamo e soddisfazione” – queste le parole del responsabile – dal dipartimento dello Stato brasiliano per l’assistenza sociale ed i diritti umani che lo ha interamente sponsorizzato. La cerimonia si è tenuta domenica scorsa. Un’iniziativa che mette in luce tutta l’arretratezza culturale e civile del nostro Paese.

Matrimoni gay, la più grande cerimonia al mondo

“Questa conquista nazionale  – ha dichiarato Claudio Nascimento, responsabile del programma “Senza omofobia” – è nata dall’iniziativa del governo di Rio de Janeiro, quando nel 2008 ha presentato alla Corte suprema una richiesta per il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso”.

E’ stata Jane Di Castro, artista trans, ad aprire la cerimonia. Anche lei sposa di Bomarr Bomfim dopo 47 anni di unione.  “È un momento meraviglioso. Per coloro che sono venuti dalla dittatura  – ha commentato – qui è un paradiso. È una conquista e una vittoria”. Ed è una vera vittoria per le oltre 500 persone presenti in sala.

Una vera conquista del movimento Lgbtqi brasiliano

“Siamo stati i primi a sposarci”, ha detto Antonio. “Ci stavamo pensando da tempo, e se ci fosse stato negato avremo fatto ricorso a qualsiasi tribunale perché io e il mio compagno dobbiamo godere degli stessi diritti di qualsiasi altra famiglia”. La luna di miele è già programmata. Sarà a gennaio a Recife.

Cláudio Nascimento, responsabile del programma, ed il suo compagno, John Smith, sono stati la prima coppia ad essersi ufficialmente registrata in Brasile dove le Unioni sono formalmente riconosciute sin dal 2011.  Ma questa – spiega Nascimento – è una vera rivoluzione e il tutto si è fatto anche per attirare l’attenzione sui successi del movimento Lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender, queer e intrasex brasiliano). Il matrimonio è necessario perché assicura la possibilità di progettare un futuro insieme, come avere la stessa casa, per esempio, e gli stessi diritti di tutti”.

Dopo la cerimonia il ricevimento tutto organizzato dal Governo

Il responsabile del programma “Senza omofobia” ha anche spiegato che c’è stata una vera inversione di tendenza negli ultimi anni con sempre più coppie gay che hanno deciso di unirsi in matrimonio, tanto che è stato necessario per questa ultima edizione pensare addirittura di organizzare la cerimonia in un deposito ristrutturato del porto di Rio perché non c’era altra possibilità per accogliere più di 1500 persone.  La prossima cerimonia sarà a Maracanzinho.

Dopo la cerimonia, gli sposi e gli invitati, sono stati tutti ospiti di un ricevimento offerto dal governo di Rio.  Pensando all’Italia viene solo da… piangere.