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Nicola Manicardi: “Scrivere è sudare”

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Nicola
La ricerca della propria strada di vita è sempre un viaggio continuo? Nicola Manicardi, nel suo "Periplo" (Rupe Mutevole, 2015) ci spiega la sua poetica.

Se è vero che la vita viene sempre immaginata come un viaggio composto da tante tappe, allora è facile pensare a un percorso accidentato fatto di salite e discese, di fermate e ripartenze. Proprio questa è la filosofia poetica di Nicola Manicardi, autore modenese che ha recentemente esordito con la raccolta di poesie Periplo (Rupe Mutevole, 2015).

Nicola Manicardi, tra vita e poesia

Benvenuto sulle nostre pagine elettroniche, Nicola. In quindici righe, chi è Nicola Manicardi?

Nicola Manicardi è un uomo di 44 anni, sognatore da sempre e poeta domani. Scherzando sull’ultima battuta, mi preme dire che da sempre ricerco il significato di dialogo, parola e vita. Da questo punto di vista, la poesia è un ottimo collante, uno spazio che mi sono creato fin dall’adolescenza per concentrarmi sulle verità vissute.

Periplo
Il poeta modenese Nicola Manicardi

Vivo a Modena, dove lavoro come infermiere in sala operatoria e quindi in un ambito molto lontano da quella seconda parte di me, fatta di scrittura. Ho una figlia stupenda e un inseparabile compagna di vita – la mia vita. Da sempre mi sdoppio, fin da quando, da adolescente, iniziai a scrivere. Ma avrei mai potuto raccontare ai miei coetanei questa passione? Rimase un mio piacevole segreto mentre gli anni trascorrevano.

Nicola, veniamo al tuo libro d’esordio Periplo (Rupe Mutevole, 2015). Come nasce l’idea di raccogliere le tue poesie in un libro?   

Tutto successe quando chiesi l’amicizia su Facebook all’artista e poeta Enrico Nascimbeni. Lessi alcune sue opere e gli chiesi se potevo inviargli alcune mie poesie. Enrico le sfogliò con attenzione e le inviò alla casa editrice Rupe Mutevole per la pubblicazione nella collana Due Anime. E così nacque tutto.

Come mai hai scelto questa parola, Periplo, come titolo per il tuo volume? Leggendo i tuoi versi, Nicola, ho come avuto l’impressione di una circumnavigazione intorno a te stesso, al tuo modo di vedere le cose e le persone…

Per me la vita stessa è un Viaggio. Interiore ed esteriore, conoscenza profonda di sé stessi e di chi ci circonda. È un viaggio che difficilmente si conclude, rimane nelle acque a volte calme e a volte agitate. Seguendo i venti e i mari interiori, ho appunto scelto il titolo Periplo, termine usato in marina in quanto noi “nuotiamo” continuamente nel vivere dei nostri e altrui sentimenti.

Nicola, premesso che è sempre difficile scegliere ma in quale dei tuoi componimenti ti riconosci di più?

Anche se questo è il mio libro d’esordio, posso affermare che ogni opera la sento come “figlia” mia.

Periplo
La cover di “Periplo”

Si cerca sempre la perfezione nei figli e io, che ho “partorito” tutte queste poesie, non riesco e non posso discriminare; le amo tutte indistintamente, anche se possono presentare qualche imperfezione stilistica e linguistica in quanto il passato è una parte importante di me.

Progetti futuri in cantiere, Nicola?

Scrivere, leggere, sognare e pensare. E maturare sempre più nella parola e nel suo significato più stretto. Occorre leggere tanto e scrivere quando si è ispirati. Ascoltare i grandi e sognare sempre. Certamente pubblicare è stata un emozione stupenda, un momento magico ma sento che devo continuare il mio percorso di ricerca, nel senso piacevole di “sudore” nella certezza che qualcosa sicuramente accadrà!