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Oceani: il 2018 l’anno più caldo

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Oceani, il 2018 l'anno più caldo

L’anno più nero dell’oro blu. Da quando si è iniziata a misurare con regolarità la temperatura degli oceani, il 2018 è l’anno che ha segnato la temperatura più alta di sempre, con un incremento di circa un decimo di grado rispetto alla media sul lungo periodo e il rischio che il livello del mare possa alzarsi fino a 3 millimetri 1.

La temperatura delle acque è un indice inequivocabile del progressivo surriscaldamento globale, ed è all’origine di effetti potenzialmente devastanti: dagli uragani al generale aumento di potenza del moto ondoso, fino al soffocamento delle creature marine. Più calore significa infatti, e prima di tutto, meno ossigeno. La prospettiva è devastante: dal momento che gli oceani assorbono oltre il 90% del calore generato dalle attività umane, si stima che, se la quantità complessiva di calore assorbita negli ultimi 65 anni fosse rilasciata nell’atmosfera in un unico momento, la temperatura generale dell’aria raggiungerebbe all’improvviso i 33,3 °C.

Il quadro è reso ancora più critico dall’accumulo di inquinanti e rifiuti. In particolare la plastica, da sola, supera l’80% di tutti i rifiuti che si trovano negli oceani, con una quantità di rifiuti presente nei mari superiore a 8 milioni di tonnellate, dato confermato anche nel 2018.

Gli oceani hanno un impatto decisivo anche sull’economia reale, tanto che, se l’Oceano fosse una Nazione, sarebbe la settima economia più grande al mondo. Il valore dell’economia degli oceani (blue economy) è infatti stimato tra 2,5 e 3 triliardi di USD, pari al 4%-5% del PIL dell’intero Pianeta 2. Se volessimo poi addirittura ipotizzare il valore della capitalizzazione degli oceani, per usare un’unità di misura tipica del mondo aziendale, la stima sfiorerebbe i 24 miliardi USD 3.

Il mare sta chiedendo con forza di essere protetto, come ben spiegato dalle lettere che compongono l’installazione disegnata dall’artista – e testimonial della Fondazione – Maria Cristina Finucci, e realizzata per One Ocean Foundation con l’utilizzo di due tonnellate di tappi di plastica: HELP. Quattro lettere che sono un grido di aiuto per il pianeta e per tutti noi. Help the Planet, Help the Humans: un’opera artistica di grande impatto, inserita nella cornice dell’Università Statale di Milano per la Milano Design Week 2019.

È proprio con la missione di proteggere il mare che lo scorso anno è nata, su volontà dello YCCS, One Ocean Foundation, presieduta dalla Principessa Zahra Aga Khan e della quale Riccardo Bonadeo è Vicepresidente, proponendosi di accelerare il necessario intervento sugli aspetti più critici che interessano l’oceano. Gli obiettivi: promuovere la “Blue Economy” e diffondere cultura e conoscenza dei mari con un raggio quanto più ampio e profondo a livello globale, unendo tra loro sport, imprese, associazioni e scienza. Un progetto che vuole connettere ricerca, aziende, istituzioni, policy maker e singoli individui che trovano nell’amore per il mare e nella protezione dell’ambiente un tratto identitario comune.

“There is no Planet B. L’inquinamento delle acque derivante dalla plastica è un’emergenza che ci chiama ad agire adesso – sottolinea il Vicepresidente della One Ocean Foundation Riccardo Bonadeo – e la crescita di interesse che la Fondazione ha riscontrato in questo suo primo anno di vita è la testimonianza di come tutti stiamo divenendo sempre più consapevoli.”

Al Teatro Franco Parenti, questo impegno è stato assunto anche da tre virtuosi Comuni italiani: Arzachena, Asiago e Cortina d’Ampezzo. Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, nel cui territorio è situato lo YCCS, Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago e Gianpietro Ghedina, assente per importanti impegni istituzionali, hanno ufficializzato l’impegno per un mondo plastic-free. Per questo hanno sottoscritto la Charta Smeralda, progetto di sostenibilità ambientale di lungo termine ideato da YCCS: un documento innovativo, accessibile a tutti e unico nel suo genere. Chiunque, attraverso il sito www.1ocean.org, può sottoscriverlo e impegnarsi a osservare un codice di comportamento condiviso per la protezione dei mari.

Nonostante l’attenzione al tema sia in continua crescita, la strada da percorrere resta lunga. Come lungo è il viaggio di Alex Bellini, Ambassador di One Ocean Foundation. Il suo progetto 10 Rivers 1 Ocean, presentato oggi, è iniziato a marzo dalle acque del Gange e si protrarrà fino al 2021. L’esploratore navigherà i 10 fiumi più inquinati dalla plastica. Obiettivo: portare a tutti il grido di aiuto dei grandi bacini idrici del mondo.

Fondazione One Ocean vuole contribuire a questo viaggio partendo dai nostri fiumi, come illustrato dalle immagini del Po proiettate questa mattina da Jan Pachner, Segretario Generale di YCCS e One Ocean Foundation. Prosciugato da una siccità persistente a causa del cambiamento climatico, il principale corso d’acqua italiano restituisce al nostro sguardo una distesa di plastica sconcertante e soffocante. “Non dobbiamo andare lontano per vedere l’inquinamento, dobbiamo agire da subito a casa nostra. Lanciamo un appello a chiunque abbia a cuore questa causa – cittadini, associazioni ambientaliste, municipalità – per ripulire il fiume, ridonandogli la propria natura”, ha rimarcato Pachner.

L’impegno per il 2019 di One Ocean Foundation si rinnova con un programma strutturato di progetti. La Roadmap è finalizzata a conseguire tre obiettivi:

Awareness – Principali progetti:

– One Ocean’s Tales presso i Dazi dell’Arco della Pace a Milano dall’8 al 14 aprile. Mostra artistica e conferenza dedicata alla Mission e agli Ambassador della Fondazione, per sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche ambientali.

– Barcolana, la regata più partecipata al mondo con 2.689 barche a vela nel 2018 in occasione della 50^ edizione, vedrà nuovamente una partnership con la One Ocean Foundation sul tema della sostenibilità dell’intero evento. L’appuntamento è a Trieste dal 7 al 13 ottobre.

Knowledge – Principali progetti:

– Blue Economy Research, ricerca internazionale realizzata dalla Fondazione con SDA Bocconi, McKinsey e CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Cientἱficas): un approfondimento delle iniziative delle imprese nell’ambito dell’economia blu attraverso la mappatura delle best practice legate al Sustainable Development Goal 14.

– Workshop sulla sostenibilità dell’oceano, con esperti e ricercatori internazionali volto a sviluppare un paper scientifico su uno specifico tema ambientale dedicato all’oceano, presso il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena (Autunno 2019).

Impact – Principali progetti:

Young Global Leaders Circle. La creazione di una rete globale di young Ambassador della tutela del mare.

– Environmental Communication Material, lo sviluppo di strumenti di comunicazione educational per sensibilizzare il giusto comportamento da adottare nelle località di mare.

Lo Yacht Club Costa Smeralda, membro fondatore della One Ocean Foundation, è impegnato in prima linea sul fronte della preservazione dell’ambiente marino e della salvaguardia dei mari. Primo firmatario della Charta Smeralda, lo YCCS rinnova anche nel 2019 il proprio supporto incondizionato alla causa ambientale attraverso un calendario sportivo all’insegna della tutela del mare e della biodiversità marina. Il primo appuntamento in programma, a fine aprile, è la Regata dell’Accademia Navale di Livorno i cui concorrenti saranno chiamati a navigare nel pieno rispetto della Charta Smeralda, che sarà sottoscritta ufficialmente dalla Marina Militare il 29 aprile. L’impegno proseguirà con tutte le manifestazioni sportive nelle acque di Porto Cervo, tra cui la MBA’s Conference & Regatta, in programma dal 19 al 22 settembre, dedicata agli studenti delle più prestigiose business school internazionali che, invitati a sottoscrivere la Charta Smeralda, potranno fornire un importante contributo alla diffusione in tutto il mondo di un codice etico universale per la salvaguardia dei mari. La Charta Smeralda è stata sottoscritta anche dal circuito di regate Melges World League, che sostiene e promuove fortemente il messaggio della One Ocean Foundation, in ogni ambito delle proprie attività ed eventi, su tutti i mari e i laghi del mondo.

Oltre agli eventi sportivi, lo YCCS si fa costantemente promotore di una campagna di pulizia delle spiagge in collaborazione con le istituzioni locali, chiamando all’azione l’intera collettività con l’obiettivo di sviluppare tra i cittadini di ogni età una maggiore consapevolezza nei confronti del mare e dell’ambiente.