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Pisa Book Festival, ennesimo successo

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Pisa
Pisa Book Festival 2013, un successo di pubblico e di audience

Si è appena chiusa l’edizione 2013 del Pisa Book Festival una delle più importanti fiere nazionali dell’editoria indipendente che si è svolta a Pisa tra il 15 e il 17 novembre presso il Palazzo dei Congressi della città della Torre. Anche quest’anno sono stati grandi numeri per la rassegna pisana: 4.000 metri quadri di spazi espositivi, oltre 200 eventi culturali tra incontri e reading e più di 150 editori presenti; in più la presenza di una zona interamente digitale dedicata ad attività interattive, l’apertura di un caffè letterario apposito (il Caffè di Repubblica) e di una biblioteca frequentabile da un pubblico di appassionati e addetti ai lavori.

Al Pisa Book Festival protagonista la Germania

Pisa, capitale dell’editoria

Paese ospite di quest’anno è stata la Germania e la narrativa tedesca è stata l’indiscussa protagonista di questa undicesima edizione avente come motivo conduttore Libri senza frontiere, un titolo che, come ha avuto modo di illustrare l’ideatrice del Festival pisano Lucia Della Porta, ha cercato di inquadrare sia la cultura letteraria tedesca e sia un preciso periodo storico, “oltre all’idea della cultura capace di arrivare dovunque, anche al Paese ospite, la Germania, che con l’abbattimento del Muro ha ricostruito la sua unità”.

Erano poi in cartellone le attesissime anteprime nazionali dei libri L’importanza dei luoghi comuni di Marcello Fois (sabato 16 novembre) e Buio per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni (domenica 17 novembre). L’anteprima generale si è avuta giovedì 14 novembre con la mostra dell’illustratore Philip Waechter che ha presentato al pubblico del Festival venticinque sue tavole permettendo così ai visitatori di conoscere più da vicino l’estro e la creatività di questo innovativo artista.

Pisa, una rassegna di successo

L’apertura ufficiale è stata venerdì 15 novembre con gli interventi delle autorità locali e il saluto dell’Ambasciatore della Repubblica Tedesca in Italia Reinhard Schaefers. Nello stesso giorno, tra gli eventi di rilievo, l’editore Klaus Wagenbach ha raccontato al pubblico la sua “passione” di realizzare libri. Nel 1965 Wagenbach fondò l’omonima casa editrice con l’idea di farne una sorta di collegamento culturale ed intellettuale tra l’allora DDR e RFT; partendo dai propri ricordi degli anni del dopoguerra in Germania, Wagenbach li ha raccolti in un volume autobiografico intitolato La libertà dell’editore, edito in Italia da Sellerio. Successivamente, lo scrittore Joe Lendle ha presentato con Franco Farina la sua opera prima La cosmonauta (tradotto in italiano da Keller editore), storia di una donna che attraversa lo spazio nel tentativo di arrivare sul suolo lunare e raggiungere così suo figlio. Infine, è stata la volta del romanzo giallo in una sorta di parallelo tra Italia e Germania grazie all’incontro tra Marco Malvaldi che ha presentato il suo Argento vivo (Sellerio) e Karl Olsberg, notissimo in Germania per i suoi thriller mozzafiato, che ha proposto il suo Il sistema (tradotto in lingua italiana da Booksalad).

 La Feltrinelli al Pisa Book Festival

La giornata di sabato 16 novembre ha visto la presenza dello scrittore Matthias Frings e della presentazione del suo libro L’ultimo comunista (Voland) con gli interventi del germanista Luca Crescenzi, dello scrittore Vanni Santoni e della traduttrice Chiara Marmugi.

Nella sua ultima “creatura”, Frings narra le vicende dello scrittore Ronald Schernikau, l’ultimo comunista ortodosso rimasto il quale, dopo esser scappato oltre il Muro, sogna di poter ritornare indietro nel tempo. Anche l’autore Peter Drehmanns ha illustrato, sempre nella giornata di sabato, il suo L’accompagnatore (Odoya), un libro che s’inserisce pienamente nel filone della “road novel” e che narra di aspiranti suicidi mentre la scrittrice Birgit Vanderbeke ha parlato del suo Si può fare (Del Vecchio Editore), storia di una famiglia tedesca che reinventa la propria esistenza nella Germania dopo la caduta del Muro di Berlino.

La collana Indies

Durante l’ultima giornata del Festival di Pisa, domenica 17 novembre, si è segnalata, in particolar modo, la presentazione dell’ultima nata in casa Feltrinelli, la collana Indies, una sorta di laboratorio permanente tra lo storico gruppo editoriale italiano e le case editrici indipendenti più in vista della Penisola al fine di promuovere le penne emergenti della narrativa contemporanea nazionale e internazionale. Oltre al direttore editoriale di Feltrinelli Gianluca Foglia, sono intervenuti nel dibattito Giulio Milani (Transeuropa), Ginevra Bompiani (Nottetempo), Daniela Di Sora (Voland) e Andrea Palombi (Nutrimenti).