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#pizzaUnesco, Unaprol con il made in Italy

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#pizzaUnesco, Unaprol con il made in Italy

Anche Unaprol, la più grande realtà dell’associazionismo olivicolo italiano, ha annunciato l’adesione e il sostegno alla petizione mondiale #pizzaUnesco.

#pizzaUnesco, Unaprol con il made in Italy

Da TuttoFood – l’esposizione internazionale dedicata agli operatori del settore agroalimentare alla Fiera Milano Rho – giunge l’impegno del Presidente David Granieri a raccogliere 100.000 firme per l’Arte dei pizzaiuoli napoletani a Patrimonio immateriale dell’Umanità, puntando al più generale traguardo di 2.000.000 di sottoscrizioni entro il prossimo autunno. Il Presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo, Unaprol e Napoli Pizza Village si sono raccolti intorno alla campagna più popolare nella storia delle candidature Unesco al convegno “L’olio extravergine & #pizzaUnesco: la forza dell’autenticità nel Made in Italy”.

 #pizzaUnesco, l’olio fa la differenza

In vista della decisione finale sulla candidatura italiana, attesa a dicembre a Seoul, Pecoraro Scanio, promotore di #pizzaUnesco – che da Presidente della Commissione Agricoltura ha varato le prime norme a tutela dell’olio extravergine di oliva e da Ministro le norme sulla tracciabilità – commenta così: “È molto importante che anche Unaprol, la più rappresentativa associazione del settore olivicolo italiano, abbia aderito a questa campagna che unisce l’eccellenza agroalimentare del Belpaese. La pizza è uno dei prodotti simbolo della cucina e della nostra cultura così come l’olio extra vergine di oliva, immancabile sulle tavole di tutto il mondo. Buono, sano, autenticamente italiano. I pizzaiuoli napoletani, da tradizione, ne assicurano il rispetto nelle preparazioni, esaltandone le qualità con cuore e fantasia. Il successo di #pizzaUnesco nasce proprio dal suo obiettivo, quello della tutela del made in Italy, perché difende la cultura di una realtà e la qualità degli ingredienti per fare una pizza a regola d’arte”.

“L’Arte dei pizzaiuoli napoletani è una candidatura legata alla nostra agricoltura – commenta il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo -. La pizza è il simbolo della nostra tradizione alimentare e del legame fra la capacità di saper fare un prodotto, i territori e i prodotti agricoli. Un patrimonio straordinario, impossibile da falsificare. Siamo convinti che la vittoria finale sia a portata di mano”.

“Un prodotto tipico, ma ormai globalizzato, come la pizza ha bisogno di un’ancora come l’olio extra vergine di oliva che, tra tutti i prodotti del made in Italy, è sicuramente il più italiano. Richiama nel consumatore mondiale il legame indissolubile tra prodotto e territorio. L’olio extra vergine di oliva di qualità italiano – ha detto il Presidente di Unaprol David Granieri – è glocale e, per questo motivo, in grado di imprimere un ritmo diverso al prodotto da forno più famoso al mondo”.

All’evento è intervenuto anche Claudio Sebillo, Brand manager del Napoli Pizza Village, la pizzeria più grande al mondo con i suoi 50 forni all’aperto, attesa sul suggestivo lungomare di Napoli dal 17 al 25 giugno: “Il nostro è il più imponente happening d’Italia e rappresenta il momento più alto di promozione della specialità napoletana, la pizza, e dei suoi artigiani, i pizzaiuoli. #pizzaUnesco è una sfida che abbiamo abbracciato con tutte le nostre energie fin dall’inizio, la vittoria sarebbe la finalizzazione di un percorso iniziato proprio al Napoli Pizza Village”.