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Poletti: “La comunicazione d’impresa come modello positivo”

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Comunicazione
In primo piano, Filippo Poletti, direttore del portale BiMag di Fiera Milano Media

Fare impresa in Italia e nel Mondo non significa solamente ideare, produrre e vendere ma anche fare comunicazione e narrazione. Soprattutto nei nostri tempi, dominati dai social media e da Internet, riuscire a far passare un preciso messaggio aziendale è strategico tanto quanto la bontà del prodotto che si vuole offrire al mercato. Ma come si costruisce la comunicazione d’impresa? E quali i principali strumenti a disposizione? dailygreen ha intervistato in merito Filippo Poletti, direttore del portale BiMag di Fiera Milano Media.

Filippo, benvenuto sulle pagine elettroniche di dailygreen. Prima di tutto, volevo chiederti di presentarti brevemente, di parlare della tua professione e della tua attività.

Lavoro come social media manager a Fiera Milano Media, occupandomi di comunicazione digitale d’impresa. Ho scritto per oltre venti testate giornalistiche italiane come Il Corriere della Sera, Libero e Il Giorno. Nel corso degli anni, mi sono occupato anche di comunicazione istituzionale e sono stato consigliere dell’Ordine nazionale dei giornalisti.

Attualmente dirigi il portale BiMag di Fiera Milano Media. Quali argomenti trattate e quali obiettivi vi state prefissando?

Quotidianamente condividiamo notizie riservate al fare impresa in Italia e nel resto del mondo. Lo facciamo pubblicando interviste esclusive a businesspeople e privilegiando lo storytelling, e cioè il racconto. Al centro della nostra narrazione, fatta in lingua italiana e inglese, ci sono le persone, convinti come siamo che le aziende camminino sulle gambe di chi, con passione e impegno, quotidianamente porta avanti una strategia di business. Affinché il filo della nostra comunicazione sia senza soluzione di continuità, inviamo delle newsletter settimanali alla nostra community che oggi supera il mezzo milione di persone.

Se ho ben capito, quindi, siete interessati al “racconto”, alla narrazione di storie di business per creare le condizioni culturali per il marketing?

Esattamente. La comunicazione parte dalla narrazione. Umberto Eco diceva che i comunicatori, e in particolare i giornalisti, sono gli storici dell’attualità. Quell’attualità, appunto, che non smette mai di offrire spunti per essere raccontata. La comunicazione d’impresa non può prescindere, oggi come sempre, dal racconto dei suoi prodotti e dei suoi servizi. Dietro a ogni prodotto e servizio – lo vediamo quotidianamente alle manifestazioni fieristiche organizzate e ospitate da Fiera Milano – c’è una storia. È la storia della loro genesi, del loro sviluppo e del loro successo commerciale. Provo a lanciare, su dailygreen, una provocazione rivolta a tutti i comunicatori: in tempi di crisi a soffrire sono solo le imprese (e i loro collaboratori) oppure anche la narrazione che i media fanno del fare impresa e della voglia di fare impresa? Perché mai non raccontare quotidianamente quella voglia di fare così appassionante e così diffusa anche nel nostro Paese? Le persone hanno bisogno di guardare e condividere modelli positivi: i media, sotto questo aspetto, possono fare tanto e bene.

Un ultimo accenno non possiamo non farlo alla nuove frontiere della comunicazione in rete. Alla recente Social Media Week di Roma sei intervenuto sul passato e il presente delle notizie sui social media. E per quanto riguarda il futuro?

Rispondo per quanto riguarda il futuro prossimo. È sotto gli occhi di tutti come i social media siano diventati le piazze del dibattito pubblico: per questa ragione è necessario, per un portale generalista o verticale, condividere i propri contenuti (testuali, fotografici o video) sui nuovi mezzi sociali. Se Facebook è il social media oggi più diffuso, LinkedIn sta conquistando tante persone: è il canale sociale dei professionisti sui quali si guadagna visibilità condividendo post e articoli, oltre che – ragionando in una prospettiva di business e non solo di personal branding – poter realizzare campagne di marketing digitale. LinkedIn, acquisito da Microsoft nel 2016, è una delle piattaforme sociali più interessanti per sviluppare una strategia business-to-business.

1 COMMENT

  1. Grazie Filippo, leggerti è sempre un piacere. Da comunicatore, come te vedo l’importanza della narrazione dell’uso dei social network. Aggiungerei per i colleghi #giornalisti che leggono, la necessità di aprirsi al #digitale, aggiornandosi costantemente sui cambiamenti delle tendenze e degli algoritmi. Oggi più che mai lo storytelling, soprattutto wuando puo essere positivo e offrire buone visioni per crescere professionalmente, è frutto di una #comunicazione immersiva e ben costruita.

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