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Scoperto in Egitto un santuario con 42 tombe

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Egitto gebel el silsila survey project

Quarantadue tombe scavate nella roccia e un santuario decorato con un disco solare alato, sono stati trovati lungo le rive del fiume Nilo in Egitto.

42 tombe e un Santuario scoperto in Egitto

Un terreno di sepoltura per uomini, donne e bambini, dimostra che Gebel el-Silsila in Egitto, un sito considerato una sorta di campo di lavoro per l’estrazione dell’arenaria, era invece anche un vivace centro abitato e centro politico, destinato sia al commercio che al culto dei morti.

Il direttore del progetto Maria Nilsson, insieme al suo vice John Ward e a tutti i loro colleghi hanno annunciato la scoperta di sei statue raffiguranti famiglie nobili e risalenti a 3500 anni, oltre a molte nuove tombe.

Il gruppo di archeologi ha provveduto a ripulire alcune vie d’ingresso completamente cancellate dai fanghi del Nilo ed ha scoperto che anche le tombe erano invase dal limo, indicando di essere state inondate prima della costruzione delle prime dighe, edificate nel 1800.

Nonostante i danni provocati dall’acqua, l’antichissimo santuario decorato con un disco di pietra raffigurante un sole con le ali – simbolo di potere e di protezione – è ancora ben visibile. Insieme al santuario è stata scoperta una tomba reale ed altre stanze con ossa umane ammassate senza una logica, probabilmente a causa dall’invasione delle acque del Nilo. Molto probabilmente le tombe sono state già saccheggiate in passato, ma hanno comunque rivelato  molti pezzi di ceramica, boccali di birra, piatti, ciotole e vasi per lo stoccaggio degli alimenti, tutti oggetti funebri ritrovati anche in altre antiche tombe egizie.

Il progetto non si ferma, ci sono le tombe, ma dov’è la città?

Punta di diamante della scoperta, un amuleto scarabeo con lo stemma del faraone Thutmose III, appartenente alla 18esima dinastia egiziana, un simbolo di forma ovale che rafforza la teoria secondo la quale Silsila era molto di più di un semplice campo di lavoro. Questi manufatti suggeriscono infatti che le persone sepolte nelle tombe erano di rango più elevato rispetto ai lavoratori della cava.

I membri del team hanno intenzione di scavare ancora e di poter dare alla luce altre tombe nella prossima stagione, con la speranza di trovare i resti o i nomi degli occupanti. Gli studiosi hanno la speranza di risolvere il più grande mistero che circonda Silsila: dove è la città che questa necropoli indica?

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Fonte livescience.com