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Smart Cities, green economy e costruzioni

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Le città accolgono oltre la metà della popolazione mondiale. Questo significa che, a causa di aree congestionate, si consuma più del 75% dell’energia complessiva e che si emette moltissima anidride carbonica.

Per questa ragione la Commissione Europea ha avviato un forte piano di investimenti per finanziare progetti rivolti ad aumentare l’efficienza energetica e la sostenibilità delle città dei Paesi membri.

Questo piano si chiama progetto Smart Cities: edifici altamente tecnologici, autosufficienti dal punto di vista energetico, sistemi che consentano alle città di snellire il traffico attraverso sistemi di trasporto alternativi (car e bike sharing), lampioni e irrigatori telecontrollati… sono alcuni degli interventi.
Ma non è solo l’aspetto tecnologico che elegge una qualsiasi città a Smart City: è soprattutto l’aspetto sociale, in cui spazi e mezzi possono essere condivisi in un’ottica di social sharing.

Aree di coworking, social housing e mobility devono rappresentare non un unicum, ma la norma.

Le città europee che stanno aderendo sono moltissime, grandi e piccole. Anche in Italia si registrano casi interessanti, come Torino, Genova, Catania, Bari, L’Aquila e Milano, che con Expo 2015 si candida a diventare una Smart City a 360 gradi.

Sono 1.003 (su oltre 8.000) i Comuni italiani che hanno inserito nei propri regolamenti edilizi criteri e obiettivi energetico-ambientali (+42,3% rispetto al 2010 e +80% rispetto al 2009); 318 Comuni virtuosi in Lombardia, 133 in Toscana e 127 in Emilia Romagna (fonte Secondo rapporto Osservatorio Nazionale sui regolamenti edilizi – Onre).

Denominatore comune di tutte le iniziative è la tecnologia, unita alla possibilità concreta di raccogliere le informazioni provenienti dal territorio, condividerle attraverso una piattaforma integrata e valorizzarle mettendole a disposizione dei diversi soggetti chiamati a prendere decisioni strategiche e operative.

Ed è proprio nella casa della tecnologia per eccellenza, il Politecnico di Milano (Bovisa), che si è svolto il primo di cinque incontri Comfort Tecnology-Progettare e installare l’integrazione per l’efficienza, organizzato da MCE-Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e Reed Business Information, content company specializzata nell’informazione in ambito Btob.

Si è trattata l’integrazione tra diverse tecnologie per realizzare edifici a elevata efficienza energetica coinvolgendo tecnici (architetti, progettisti, ingegneri) e pubblici amministratori. Gli argomenti in programma: dall’ICT nella concezione delle Smart City al commissioning, dalla Nuova Direttiva europea sull’efficienza energetica e le norme correlate all’evoluzione impiantistica e al ruolo dell’installatore, dallo scenario delle energie rinnovabili all’integrazione degli impianti di generazione distribuita nelle reti elettriche, per finire con lo sviluppo dell’Home and building automation e il ruolo del patrimonio immobiliare come costo o risorsa.