Home Punti di vista Syusy Blady: «Il mio Orto dei giusti un’idea green»

Syusy Blady: «Il mio Orto dei giusti un’idea green»

SHARE
syusy blady

Syusy Blady, artista dalle mille sfaccettature. Autrice, regista, conduttrice, ha raggiunto grande popolarità grazie alla fortunata trasmissione televisiva “Turisti per caso”, entrata a far parte dell’immaginario televisivo italiano. Syusy e Patrizio Roversi, due turisti non “per caso”, che con i loro divertentissimi e appassionati reportage da ogni angolo del mondo hanno inaugurato un nuovo modo di viaggiare e raccontare. Syusy Blady è sicuramente la  viaggiatrice più famosa d’Italia, una viaggiatrice originale ed è proprio questa originalità in ogni cosa che fa che più colpisce di Syusy.

 Syusy Bladi, artista dalle mille sfaccettature

Syusy, sei attivissima sul web dove continui a raccontare le tue avventure, emozioni ed esperienze. Attraverso i tuoi splendidi reportage attraversiamo città, strade e paesaggi incredibili.

Sì, anche se in tv continueremmo a stare molto volentieri! Siamo presenti con il sito “Turisti per caso”, (turistipercaso.it), “Velisti per caso” (velistipercaso.it) e il sito “Italia Slow Tour” (italiaslowtour.com) con tantissimi filmati, sono più di 400, ormai una realtà importante sul web. Italia Slow Tour ha vinto moltissimi premi e può essere considerato il sito più importante di turismo in Italia. Italia Slow Tour che è stato anche una trasmissione televisiva andata in onda su Retequattro la domenica, rappresenta una forma di promozione molto importante per la nostra Italia, anche all’estero, proprio per questo tutti i filmati sono sottotitolati in inglese.

Continuamente in viaggio dunque, come sempre! Syusy, so che sul sito “Turisti per caso” state pubblicando a puntate il tuo viaggio in Siria di alcuni anni fa.

Sì, online già potete trovare i primi filmati di questo meraviglioso viaggio che ho fatto circa sette anni fa.

Sei stata testimone di un luogo che non c’è più, un posto ormai distrutto e questo reportage rappresenta in qualche modo un documento storico.

Purtroppo sì, ho deciso di fare in questo particolare momento un regalo, chiamiamolo così, al web. Sono quattro ore di montato. Volevo utilizzare questo materiale per parlare della bellezza della Siria e della sua gente. Spero che insieme alle associazioni che aiutano i profughi di quella parte del mondo, riusciremo ad ottenere dei risultati per poterli sostenere. Ci stiamo attivando affinché tutto ciò possa essere possibile.

Che tipo di turista esiste oggi, secondo te, in un’epoca segnata dai cambiamenti climatici e da problemi di sicurezza a livello globale? Il turista è più consapevole o meno rispetto al passato?

Sicuramente più consapevole. Da parte della gente poi per quanto riguarda l’ambiente c’è più informazione e attenzione. Il nostro approccio al viaggio è sicuramente attento alla natura e al rispetto di essa. Penso al giro che abbiamo fatto in barca, sull’Adriatica, attraverso il Sud America sulle orme di Darwin, in collaborazione con otto università italiane e i loro studenti e da cui è nato un programma di sei puntate per la Rai. Abbiamo ripercorso praticamente il viaggio del famoso naturalista: Argentina, Patagonia, Brasile, Perù, Ecuador, Galapacos, riscoprendo e sottolineando l’importante rapporto tra uomo e natura, della biodiversità e eco compatibilità.

Syusy, ci siamo incontrate la prima volta alla manifestazione a Roma contro la degenerazione dei cambiamenti climatici. Hai seguito i lavori della Cop21 di Parigi? Sei soddisfatta dei risultati?

Non so ancora se essere ottimista, la verità è che questo accordo lo fanno apparire come un grande traguardo raggiunto, ma non sappiamo quanto effettivamente lo sia.

Qual è la cosa più “green” che fai nel tuo quotidiano? E la cosa più “black”?

Purtroppo viviamo in un contesto cittadino dove è difficile riuscire ad essere completamente “green”.  Guido una macchina a metano e faccio la raccolta differenziata. A Bologna non si raccoglie l’umido, non capisco perché ma l’umido si butta nel generico. Una cosa assurda! Prenderei gli autobus ma qui a Bologna ci sono tanti di quei mezzi inquinanti… Direi che soprattutto cerco di impegnarmi personalmente in attività e proposte che possano essere di aiuto ad un discorso ecologico, come l’esperienza nelle colline di Bologna dell’Orto dei giusti e Nomadizziamoci. Insomma mi do da fare attivamente.

E’ vero, questi esperimenti sono proprio la dimostrazione di come tutto può diventare occasione per sensibilizzare le persone verso un modello di vita eco sostenibile come appunto l’Orto dei Giusti, uno spazio messo a disposizione da Syusy Bladi per associazioni e gruppi che hanno voglia di fare cose belle, ecologiche, che guardano il mondo, come troviamo scritto all’inizio sul sito  ortodeigiusti.wordpress.com

L’Orto dei Giusti nasce da una necessità che è quella di ritrovare gli spazi, riconquistare il verde, superare il senso di frammentarietà del nostro territorio, in questo caso nelle colline di Bologna, chiuso da reticolati e cancelli.

Quindi: l’Orto dei giusti, un orto non nel senso classico del termine ma un orto umano e creativo che diventa un’occasione per associarsi con un intento nobile. Un club in cui, dopo aver zappato la propria zolla, ci si possa trovare a discutere di agricoltura, di eco sostenibilità, in un’accezione culturale e colturale. Un orto biologico, sinergico, comunque un orto naturale che permetta alla terra di rigenerarsi con un meccanismo di auto fertilità. Syusy, un’ultima domanda che facciamo a tutti: cosa ricicleresti di te e cosa invece butteresti via senza esitazione?

Forse come diceva Battiato avrei bisogno di leggerezza e stupidità, invece io sono sempre così appassionata, forse troppo, al punto che rischio di cadere in depressione quando le cose non vanno come vorrei. Comunque riciclerei il mio carattere nel suo complesso, senza ombra di dubbio.