Home C'era una volta T’Pau, la band dal nome vulcaniano

T’Pau, la band dal nome vulcaniano

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Il 21 novembre 1987 arriva al vertice della classifica dei dischi singoli più venduti in Gran Bretagna China in your hand. Il brano rappresenta la definitiva conferma del successo commerciale dei T’Pau, una band che ha poco più di un anno di vita e che ha ispirato il suo nome a quello di una principessa vulcaniana della serie televisiva “Star Trek”.

Musicisti rodati

Il successo non è un caso visto che il gruppo non è composto da giovani alla loro prima esperienza ma da navigati musicisti con una lunga militanza in ambienti rock e dintorni. Al momento della sua nascita la formazione comprende, infatti, la cantante Carol Decker il bassista Paul Jackson, il tastierista Michael Chetwood, il batterista Tim Burgess e i chitarristi Ronnie Rogers e Taj Wyzgowski, quest’ultimo sostituito dopo qualche mese da Dean Howard. Quando decidono di mettersi insieme più che ai vertici della classifica pensano a consolidare la situazione economica senza rinunciare alla passione per la musica. L’idea originaria, infatti, è quella di formare una band che consenta loro di divertirsi suonando la musica che preferiscono, senza particolari vincoli e contemporaneamente senza rinunciare alla possibilità di guadagnare anche qualche soldo in più. I risultati vanno al di là delle più rosee previsioni. Scritturati da un’etichetta dinamica come la Virgin pubblicano un singolo Heart and Soul, che passa sostanzialmente inosservato in Gran Bretagna ma non negli Stati Uniti dove viene recuperato come colonna sonora di uno spot per un noto marchio di abbigliamento. La Virgin crede molto in loro e insiste a supportarne i progetti.

La band rivelazione dell’anno

Proprio grazie al successo del singolo China in your hand i T’Pau diventano una delle band-rivelazione del 1987 in Gran Bretagna. L’improvviso e, almeno per le dimensioni, un po’ imprevisto successo spinge la loro casa discografica a perfezionare il lancio della band anche negli Stati Uniti. A dispetto di chi prevede una lunga carriera di successi, i T’Pau, dopo la pubblicazione del secondo album Rage, e di una terna di singoli, scompaiono praticamente nel nulla. Il silenzio discografico dura per ben tre anni e, nel 1991, il ritorno in sala di registrazione delude le attese. Il loro terzo album viene stroncato dalla critica e ignorato dal pubblico. Pochi mesi dopo i T’Pau si sciolgono.. La Decker riformerà il gruppo nel 1998 con una formazione ad assetto variabile senza gli altri suoi vecchi compagni d’avventura.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".