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Traffico di avorio, altri elefanti uccisi con il cianuro

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Non si arresta il traffico di avorio nello Zimbabwe: altri elefanti sono stati uccisi e mutilati delle loro zanne.

Traffico di avorio nello Zimbabwe, 14 elefanti uccisi con il cianuro

Avvelenati con il cianuro, questa la fine di 14 elefanti uccisi presso il “Hwange National Park”, nello Zimbabwe, dopo il ritrovamento di altri 26 corpi solo all’inizio del mese di ottobre: la strage di elefanti continua impunita ad allargarsi a macchia d’olio.

I primi dati raccolti dagli agenti di sorveglianza del Hwange National Park, indicano che gli animali possono essere stati uccisi con del cianuro, certamente dai bracconieri che commerciano con le loro preziose zanne d’avorio.

Caroline Washaya Moyo, portavoce ufficiale del parco Parco Hwange, ha confermato che a 12 dei 14 elefanti ritrovati, sono state strappate le zanne ed ha confermato che la polizia si è messa in moto per indagare sul massacro anche se ancora non è ancora arrivata ad alcun arresto.

L’ambasciata americana, l’Unione Europea, la Francia e la Gran Bretagna hanno nuovamente sollecitato le autorità ad adottare misure urgenti per fermare la caccia di frodo degli elefanti.

Più di 100mila elefanti uccisi dai bracconieri negli ultimi tre anni

Nei primi giorni di ottobre, lo stesso parco Hwange aveva denunciato l’avvelenamento degli altri 14 esemplari di elefante, portando a 40 il numero di animali uccisi durante l’ultimo mese. Nel 2014 si stima che circa 300 elefanti sono morti di avvelenamento da cianuro nel parco Hwange.

Trevor Lane, fondatore di Bhejane Trust e ambientalista, ha detto che “I bracconieri sono stati probabilmente disturbati dai Rangers che pattugliano la zona, dal momento che alcune delle zanne non sono state recuperate. L’amministrazione del parco dovrebbe almeno aumentare la sorveglianza per proteggere gli elefanti“.