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Una mostra/itinerario ispirata a Pino Pascali

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“ITINERARIO P. Alla ricerca dell’arca perduta” - Pino Pascali (Bari, 19 ottobre 1935 – Roma, 11 settembre 1968) è stato un artista italiano. È ritenuto uno dei più importanti esponenti dell'arte povera, insieme a Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Renato Mambor, Sergio Lombardo e Cesare Tacchi.

Presso gli spazi di 28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery il giorno 11 settembre 2018 alle ore 19.00 si inaugura il progetto ITINERARIO P. Alla ricerca dell’arca perduta di Franco Cenci e Matilde Cenci, a cura di Michela Becchis, da un’idea di Franco Cenci e con il supporto organizzativo di Roberta Melasecca_Interno 14 next. Durante il vernissage si svolgerà Pascalino tu, sfilata di abiti di Jackie Samosa (in arte Manuela De Leonardis), a cura di Giovanna Mori e con il live set NOT NAU; e la video proiezione Marisortuum di Franco Cenci e Adriano Vlad. Finissage il 22 settembre 2018, ore 19.00.

Tutto questo si è voluto realizzare, a distanza di cinquanta anni dalla morte di Pino Pascali (morto per un incidente sulla moto della quale era appassionato) nello stesso anno della grande trasformazione politico-sociale alla quale reagì, a livello globale, quel turbinoso movimento che ebbe il suo apice proprio nell’anno fatale 1968, dopo che il profeta Guy Debord aveva scritto “La società dello spettacolo”. 

ALFABETIERE

Il progetto intende da una parte reinterpretarne le peculiarità formali e stilistiche attraverso l’occhio di una nuova generazione, quella nata a ridosso del 2000, dall’altra raccoglierne le tracce e le persistenze. Il progetto si divide in tre distinte sezioni, due fotografiche ed una di tecniche miste dalla ceramica al collage.

Nella prima sezione una serie di fotografie in bianco e nero, scattate da Matilde Cenci e impaginate da Franco Cenci, sono ispirate a ritratti e atmosfere dell’ambiente frequentato da Pino Pascali e più genericamente degli anni ’60. – “Gli anni ’60 sono stati un momento storico di svolta, che ha visto per protagonisti i giovani. Il presente è caratterizzato da un’impotenza collettiva e da un’insoddisfazione che ci porta a trasferire i nostri valori in un mondo virtuale. Internet e i suoi prodotti ci allontanano dalla capacità di interagire tra di noi e di creare una valida intesa. Attraverso questo progetto fotografico ho riproposto ai miei coetanei un modo di affrontare la realtà che non ci appartiene più, ma del quale pure siamo tutti consapevoli.” (Matilde Cenci)

POLAROID

La seconda sezione è un work in progress che nasce da un viaggio di Franco Cenci sulle tracce di Pascali. La partenza avverrà l’11 settembre 2018, dall’ospedale di San Giovanni a Roma dove l’artista pugliese era morto, proprio in quel giorno, cinquant’anni prima. Il tour, che toccherà vie e luoghi frequentati da Pascali, terminerà il 22 settembre. Franco Cenci fotograferà frammenti e reperti degli anni ’60, oggetti, architetture, ricordi, quanto sopravvive di quel mondo. Ogni giorno verranno scattate e inviate in galleria 6 polaroid, per un totale di 68 complessive, ed affisse sulla parete di 28 Piazza di Pietra. – “Tutto in Pascali è ribaltante, c’è sempre un qualcosa di rivoluzionario e spiazzante in ogni sua opera. Siamo in un decennio, gli anni Sessanta, segnato da grandi sommosse, da un vento libertario che si nutre di contraddizioni, di confini da valicare e/o spostare. A cinquant’anni di distanza, quella forza destruens è venuta meno e apparentemente non ci sono muri da abbattere, ci muoviamo in una liquidità che impedisce contrapposizioni. Il confronto con Pino Pascali diventa anche l’occasione per misurare la modernità e cogliere quanto di Pascali è ancora utilizzabile in chiave di creazione artistica, quanto può sopravvivere. La dinamica di questa partita a due, anzi a tre, è ancora quella di incontro/scontro padre e figli. Ritrovare Pascali, gli anni ’60, nel mondo intorno a noi, negli utensili ancora operanti, con una tecnologia anch’essa datata come quella delle polaroid, o rileggerlo come fa Matilde tra i volti dei suoi amici. La sensazione, a volte disarmante, soprattutto se ci si confronta con la carica rivoluzionaria che è nella vita e nell’opera di Pino Pascali, è che la partita si giochi ormai solo su un piano estetico. Riconducendo tutto a questo, però, facendo approdare l’arca di Pascali nel mondo immoto e distante dell’arte, reimmergendola quindi in quella dimensione poetica da cui aveva preso le mosse, si può uscire dal meccanismo di consenso che questa società ci impone.” (Franco Cenci)

La terza sezione consiste in un’installazione di collage e ceramiche realizzate da Franco Cenci, ispirate sempre ai lavori dell’artista pugliese, che accompagneranno il lavoro fotografico nel suo itinerario narrativo (come la moto Guzzi in foto).

MOTO GUZZI

Dal testo critico di Michela Becchis – (…) “Ogni frammento di storia andrebbe rigorosamente osservato cucendo in un unico insieme ogni sua declinazione, tuttavia quegli Anni 60 furono vissuti, esperiti, creati con una modalità volutamente globale. Si potrebbe quasi dire, senza scherzare troppo, che furono anni olistici. Sulla consapevolezza della necessità di una percezione globale di quella esperienza artistica ed estetica si costruisce l’intero progetto di Franco Cenci che diventa una sorta di scavo orizzontale. Insomma ci troviamo davanti a una mostra pensata secondo le idee di André Leroi-Gourhan il quale, guarda caso, teorizzò questo modello di ricerca sul campo nella prima metà degli Anni ‘60.” (…)

 

 “ITINERARIO P. Alla ricerca dell’arca perduta”

Inaugurazione 11 settembre 2018 ore 19.00 – Finissage 22 settembre 2018 ore 19.00 – Piazza di Pietra Fine Art Gallery – Piazza di Pietra, 28 – Roma

Roberta Melasecca – Interno 14 next – www.melaseccapressoffice.it

 

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Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -