Home Eco Culture XLV Premio Sulmona 2018, Arte contemporanea e cultura

XLV Premio Sulmona 2018, Arte contemporanea e cultura

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Nel Polo Museale Civico Diocesano di Santa Chiara (in foto) e nella città d’arte che diede i natali al poeta Publio Ovidio Nasone, la 45esima edizione di un famoso premio.

Da non perdere la 45esima edizione del Premio/Rassegna d’Arte contemporanea, organizzata dall’Associazione “Il Quadrivio”, al Polo Museale Civico Diocesano di Santa Chiara. Inaugurata il 15 settembre, la rassegna si chiuderà il 6 ottobre 2018, mentre il 5 ottobre si svolgerà la premiazione delle nuove sezioni di fotografia, dedicata al tema della natura, design e tema del Food, curate rispettivamente dal dott. Umberto D’Eramo e dal professor Giuseppe Di Bucchianico.

Sulmona (anticamente Sulmo), provincia dell’Aquila in Abruzzo, non è nota nel mondo solo per la secolare tradizione nella produzione dei confetti. E’ sede vescovile dell’omonima diocesi Sulmona-Valva ed è il comune più popoloso della provincia, situata a ridosso del Parco nazionale della Majella. Il Premio Sulmona nasce 45 anni fa per volere dell’imprenditore e mecenate Olindo Pelino, presidente dell’associazione culturale Il Quadrivio, e Gaetano Pallozzi pittore e storico direttore artistico. Attualmente il presidente onorario della giuria è Vittorio Sgarbi

Inaugurazione

Per la 45esima volta quindi quest’anno sono presenti centocinquantuno artisti per le arti visive (pittura, scultura e incisione) 14 dei quali stranieri, due nuove sezioni di fotografia e design con tre artisti per ogni sezione ed un nuovo criterio di selezione dei partecipanti alla rassegna. Il nuovo criterio di partecipazione al Premio Sulmona prevede infatti l’invio di una richiesta da parte degli artisti all’associazione Il Quadrivio, poi le opere ritenute migliori sono scelte dalla giuria mentre, fino lo scorso anno, la partecipazione era soltanto previa presentazione da parte di un critico d’arte.

“Il nuovo criterio di selezione” ha spiegato il presidente dell’associazione Raffaele Giannantonio “ci è apparso più democratico e in linea con i principi di tradizione e innovazione a cui si ispira il Premio Sulmona”. Parte attiva della Rassegna, infatti, resta Gaetano Pallozzi il fondatore, a cui è dedicata anche questa edizione, che, nonostante i suoi 94 anni, non fa mancare un importante impegno nella organizzazione, al quale va il merito di aver creato la Pinacoteca nata proprio dalle opere delle passate edizioni del Premio Sulmona.

Parte del pubblico

Il sindaco Annamaria Casini e l’assessore alla Cultura Alessandro Bencivenga hanno sottolineato l’importanza del Premio ed il sostegno del Comune ad una manifestazione di così largo respiro, ricordando che la rassegna gode anche del Patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, oltre a quello naturalmente del Comune di Sulmona e dell’Associazione il Quadrivio.

Il Catalogo (Verdone editore srl) contiene, oltre alle testimonianze delle figure istituzionali, tra queste quella della Senatrice Gabriella Di Gerolamo, scritti critici di Vittorio Sgarbi, Raffaele Gannantonio e Gaetano Pallozzi, Carlo Fabrizio Carli, Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Cosimo Savastano, Duccio Trombadori, Maurizio Vitiello.

installazione di Marco Manzo

Citiamo dal testo di Giorgio Di Genova dal titolo “Dalle polarità semplici alle complesse” poiché riassume lo spirito del Premio che combina attualità e tradizione – “L’arte contemporanea è contraddistinta da una grande varietà di soluzioni lessicali e tecniche. Tuttavia in molti casi si possono individuare delle contiguità ideative ed espressive” tutto ciò presentando una vera novità, cioè un artista che si esprime con il tatuaggio (in foto). “Più complesso il discorso di Marco Manzo, scultore e affermato tatuatore, il quale nella sua installazione utilizza la collocazione degli elementi plastici in metallo (gamba, schiena, spalla), tutti tatuati per incisione in modo da ricreare per allusione un corpo tatuato, come suggerisce la foto di Valter Sambucini di una modella con la schiena appunto tatuata, da Manzo con il suo stile ornamentale, riccamente elaborato, particolarità espressiva che gli ha fatto guadagnare riconoscimenti internazionali importanti.”

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Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -