Home C'era una volta I Clash e lo stregone

I Clash e lo stregone

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Il 23 settembre 1977 la CBS pubblica il singolo Complete control dei Clash. Il disco consolida il rapporto tra la major discografica e il gruppo di punta del punk più politicizzato, non senza qualche contraddizione che lo stesso testo del brano evidenzia. Emerge, infatti, la paura della band di essere fagocitata dal music business e di non riuscire a salvaguardare la propria autonomia artistica.

Lee Scratch, un po’ stregone e un po’ bandito

Il brano, registrato a Kingston, in Giamaica, è destinato a restare nella storia del gruppo non tanto per il testo, quanto perché segna l’incontro dei Clash con un singolare personaggio dal grande fiuto musicale, un po’ stregone e un po’ bandito. Si tratta di Lee “Scratch” Perry, un personaggio chiave del mondo musicale giamaicano. Nato a Kingston nel 1939, ha iniziato a lavorare nell’ambiente musicale selezionando brani per un Sound System e facendo il fattorino in uno dei tanti studi di registrazione della sua città natale. Nei primi anni Sessanta fonda la Upsetter Records: più che una casa discografica è uno studio di registrazione con annesso un negozio in cui vende solo i dischi di sua produzione. Sembra destinato a divenire uno dei tanti personaggi pittoreschi del sottobosco musicale dei Sound System giamaicani quando decide di inventarsi manager del gruppo dei fratelli Barrett (futuri compagni d’avventura di Bob Marley), gli Hippy Boys, da lui ribattezzati Upsetters. Grazie al suo lavoro in breve tempo la band scala le classifiche di vendita in Gran Bretagna con il brano Return of Django.

Chi se ne frega della musica, pensate al ritmo!

Considerato dai giamaicani “l’inventore del reggae”, Perry ama atteggiarsi a personaggio carismatico e non si sottrae al ruolo neppure quando deve lavorare con i Clash, uno dei più indisciplinati ed esplosivi gruppi di quel periodo. Non cerca di domarli. Li lascia liberi di lavorare come meglio credono, ma li invita a prestare maggior attenzione al fluire del ritmo. «Hey ragazzi, non mi interessa che sappiate suonare o no, chi se ne frega della musica! Quello che importa è il ritmo: lasciatevi attraversare dal ritmo e la musica verrà da sola…» Sono le solite frasi che dice a tutti, ma funzionano, anche con un gruppo difficile come i Clash. La dura Complete control diventa una geniale mescola di energia e ritmo, confermando le tesi di chi vede in Lee “Scratch” Perry un genio, ma non smentendo quelle di chi, al contrario, lo considera solo un abile mestierante capace di vendere nel migliore dei modi la sua merce.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".