Home C'era una volta Con il naso in su cercando lo Sputnik di Laika

Con il naso in su cercando lo Sputnik di Laika

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Il 3 novembre 1957 un razzo Semyorka parte da Baikonur e porta in orbita la capsula Sputnik 2, con a bordo Laika, la prima terrestre ad andare nello spazio.

Stella in movimento

Nelle calde notti dell’estate del 1957 sono in molti quelli che, con il naso all’insù, cercano di individuare nella volta celeste una “stella in movimento”. Così, infatti, i giornali descrivono il primo satellite artificiale lanciato dall’Unione Sovietica, lo Sputnik, in orbita intorno alla terra. L’impresa, che sbalordisce il mondo, umilia gli statunitensi e rischia di sgretolare il mito della loro superiorità tecnologica.

Un destino crudele e i primi passi di Internet

Non è più estate ma la gente continua a scrutare il cielo con il naso in su quando, il 3 novembre 1957, a bordo di un altro Sputnik, viene lanciato nello spazio il primo essere vivente. È la cagnetta Laika è il suo destino è quello di morire in orbita. La vicenda dell’animale appassiona e commuove il mondo intero. Proprio per reagire alla sfida lanciata dai sovietici il Dipartimento della Difesa USA costituisce l’agenzia ARPA (Advanced Research Projects Agency), un’organizzazione destinata a realizzare, tra l’altro, negli anni Sessanta, la prima sperimentazione di quella rete che anni dopo diventerà Internet.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".