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A Roma “Ponte di conversazione” con Paolo Aita

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Invito Foto/ritratto di Paolo Aita

La mostra Ponte di Conversazione con Paolo Aita, è una collettiva di 55 opere create da vari artisti in omaggio al calabrese Paolo Aita, poeta, scrittore e critico d’arte e musicale, recentemente scomparso. La mostra si inaugurerà domani alle 17.30 presso il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese a Roma, dove sarà visibile al pubblico dal 20 dicembre 2019 al 23 febbraio 2020. Anteprima stampa domani alle 11.00 – 13.00 – INGRESSO LIBERO

Le opere sono ispirate ad altrettante liriche cinesi del periodo T’Ang, tradotte da Aita e tratte dal suo libro Dove l’acqua riposa. L’esposizione si muove in uno spazio di ricerca interdisciplinare tra il limite e il confine, dove i due termini caratterizzano lo spirito di ricerca e condivisione di questi incontri, che vogliono unire i confini delle specificità culturali con la vitalità prodotta dalla condivisione nei diversi campi del sapere, tra oriente ed occidente.

Il filo conduttore di ricerca e confronto è definito dal titolo Ponte di Conversazione con Paolo Aita, che ha consegnato, attraverso il suo lavoro, una direzione culturale e spirituale che rispecchia la sua formazione multi-disciplinare. E’ stato infatti un ricercatore instancabile ed eclettico che ha dedicato la propria vita allo studio e alla conoscenza profonda dei fenomeni esistenziali e spirituali. Persona affabile e gentile ha alimentato dibattiti e relazioni d’amicizia e di lavoro con una visione personale supportata da una preparazione enciclopedica nei vari campi del sapere.

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata da Donatella Giordano, Fernanda Motta (erede Aita) e Donatella Pinocci. La collettiva è prodotta da Vertigo Arte e 100% Periferia con il supporto tecnico di Fondazione Volume!, La Nuova Pesa, Kou Gallery, Roma Tre Orchestra, Renata Fabbri Arte Contemporanea.

Tra gli artisti in mostra, Claudio Adami, Salvatore Anelli, Bruno Ceccobelli, Gregorio Botta, Stefania Fabrizi, Felice Levini, Ghislain Mayaud, Luca Maria Patella, Alfredo Pirri, Fiorella Rizzo, Giuseppe Salvatori, Primarosa Cesarini Sforza.

Per rendere la mostra un’occasione di incontro e di dialogo, durante l’intero periodo sono stati programmati tre appuntamenti tematici che prevedono letture, performance e incursioni vocali e sonore:

– Orientemente, dal 19 dicembre al 25 gennaio;
– Canti e Quanti, dal 26 gennaio al 22 febbraio;
– Foro/Forum, 23 febbraio

L’evento inaugurale del 19 dicembre segna il punto di partenza del primo appuntamento tematico dedicato all’Oriente: Orientemente.

T-Yong Chung John Keats 3 – 2018

Oltre alle opere del percorso espositivo descritto, il Museo ospiterà due importanti personalità dell’arte contemporanea riconosciuti in ambito internazionale: H.H. Lim, artista malese rappresentato da Ram, Radio Arte Mobile e T-Yong Chung, artista coreano rappresentato dalla Galleria Renata Fabbri di Milano. H.H.Lim ripropone, con un’installazione video, una performance, esposta recentemente al Padiglione malesiano della Biennale di Venezia, dal titolo Patience del 2002. T-Yong Chung arriva al Museo Bilotti con l’opera John Keats 3 realizzata nel 2018, esposta da poco in occasione della sua prima personale romana – “Stanze. Ode to the Present” – presso la Keats-Shelley House di Roma.

H.H-Lim-Patience-2002

Dalle ore 17:30 la Project Room sarà animata dalla lettura di alcune poesie cinesi scritte dai più famosi e influenti poeti del periodo T’Ang. Saranno i giovani artisti cinesi della Galleria Trart di Roma a declamare alcune liriche in lingua originale. La performance si completerà con la lettura, da parte dell’attore Massimo Napoli, dei relativi testi tradotti in italiano da Paolo Aita.

Canti e Quanti si inaugurerà il 26 gennaio 2020. Sin dalle ore 10:00 il Museo accoglierà i visitatori per un approfondimento attorno al tema dell’ordine e del disordine nel cosmo. La lettura di alcuni testi selezionati dal libro “Estratti dal buio” di Paolo Aita avvierà un dialogo con ulteriori interventi.

L’artista romana Guendalina Salini, sarà impegnata nella creazione di un mandala costituito da sale rosa dell’Himalaya. L’azione coinvolgerà gli spettatori. La giornata sarà poi animata dalle incursioni live del Minuscolo Spazio Vocale, un coro nato nel 2015 a Roma composto da musicisti provenienti dalle esperienze canore più disparate — dai cori di musica popolare al gospel, dalla musica barocca al canto jazz. Si tratta di un ensemble a cappella misto formato da Olivia Calò, Mauro Ciarniello, Daniele D’alberti, Mariagiulia Focarelli, Pietro Meschini, David Ravignani, Caterina Sansonetti. I cantori interpreteranno i capolavori del Rinascimento, Johann Sebastian Bach e composizioni contemporanee cantando durante la serata (senza l’utilizzo di strumenti) distribuendosi tra gli ospiti. L’evento si concluderà con la performance sonora di Josè Angelino e Simone Pappalardo, che animeranno un’orchestra di strumenti automatici e autocostruiti;

Guendalina Salini, Mandala 06

Foro/Forum si terrà in occasione del finissage della mostra, programmata per il 23 febbraio. Dalla mattina si avvieranno momenti di lettura del libro “Attorno alle mura” di Paolo Aita. Il percorso analizzerà il dialogo tra le culture e i rapporti di ospitalità rappresentati dal foro, dall’aperto. Il pubblico sarà coinvolto nella lettura dei testi. Per l’occasione sono stati invitati gli artisti Iginio De Luca, Massimo Arduini e Roberto Piloni e il giornalista e critico d’arte Carlo Alberto Bucci, che racconteranno la Storia dell’Arte in modo inconsueto con lo spettacolo “Mima l’Arte”, composto da brevissime performance basate sulla mimica. Gli artisti giocano con i nomi di grandi artisti per costruire un percorso esilarante attraverso i secoli, trovando proprio nei nomi una chiave d’accesso sarcastica  che va oltre il puro divertimento. La Mostra si concluderà con un concerto della Roma Tre Orchestra presso la Sala De Chirico.

Paolo Aita @donatella giordano

Paolo Aita è nato in provincia di Cosenza nel 1958, ha avuto una formazione multi-disciplinare terminata con una laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa nel 1983. Ha operato tra Roma, Cosenza e Catanzaro dove ha insegnato Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti. Poeta, critico d’arte, curatore, traduttore, musicologo, è stato redattore – dal 1984 al 2013 – per le testate Suono, Fedeltà del Suono e AudioReview. Consulente per le più importanti riviste musicali, testava in anteprima etichette e strumentazioni tecnologiche ed elettroniche a supporto della musica.

Ha pubblicato dei saggi su Diastema, rivista di cultura e informazione musicale, come “Sacro e Poetico nelle Messe di Ludwig van Beethoven”, edizione n. 3 e “La Rinascita di un genere. Gli Stabat Mater di A. Part e S. Satoh”, edizione n. 6. E’ stato consulente e critico musicale per Radio Vaticana realizzando sette cicli di trasmissioni; nel 2015 ha scritto “Pagine sonore”, un testo che analizza i rapporti tra il romanzo e la musica. Ha realizzato in CD due antologie di musica classica su licenza Hyperion e un’antologia di musica per Fondazione Volume!.

Ha pubblicato molti articoli su Segno, Arte e Critica e Exibart e scritto diversi cataloghi d’arte su numerosi artisti italiani contemporanei, ha pubblicato numerosi pieghevoli con Vertigo Arte – un centro di ricerca per la cultura e le arti situato a Cosenza – e ha realizzato circa cinquanta mostre in gallerie private in tutta Italia e all’estero, come ad esempio “Forme di pensiero”, a Jakarta nel 2001 e a Stoccolma nel 2002.

Appassionato e grande conoscitore di poesia e letteratura, e in particolare della poesia orientale, ha composto versi rispettando gli stilemi della poesia giapponese. Ha pubblicato quattro componimenti inediti, caratterizzati dalla peculiare struttura dell’haiku, con l’Atelier InSigna, per la Collana Labirinti. Ha fondato le riviste Inonija e Smerilliana e tanti dei suoi scritti sono stati pubblicati dall’Università di Madrid e dalle riviste L’immaginazione e Millepiani. Ha pubblicato diversi libri di letteratura come “Le voci dei mestieri” (Piero Manni, racconti, 1995); “Intimo giorno” (Ripostes, poesie, 1994); “Estratti dal buio” (Casta diva, poesie e aforismi, 2004); ha scritto alcuni saggi come “Sulla perplessità” (Volume!, estetica, 2009); “Accanto al meno (Rubettino, arte contemporanea, 2013), e una traduzione di liriche cinesi del periodo T’ang dal titolo “Dove l’acqua riposa” (LietoColle, 2014). Ha tenuto corsi e incontri alla RUFA – Rome University of Fine Arts e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha presentato nel 2016 “Paesaggi Dissonanti. rumore, numero, musica”.

 

ORARI: Da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00 (ingresso consentito fino alle 13.30). Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio.

Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, viale Fiorello La Guardia. Quartiere Pinciano (Roma centro).

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Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -