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Alba Rohrwacher: «Dare importanza al bene comune»

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Alba Rohrwacher

Alba Rohrwacher e sua sorella Alice hanno stravinto a Cannes. Alice si porta a casa con il suo “Le meraviglie”, interpretato dalla sorella Alba e Monica Bellucci, il premio Gran Prix du Jury della sessantasettesima edizione del festival di Cannes. Per questo Daily Green ha deciso di omaggiare questo ultimo successo con l’intervista ad Alba Rohrwacher che il nostro quotidiano le ha fatto qualche tempo fa. Ecco l’intervista ad Alba Rohrwacher.

La vedo arrivare da lontano: jeans e maglietta, capelli raccolti e niente trucco. L’aria da ragazzina dolce e indifesa è la prima cosa che mi salta agli occhi, ma bastano alcune battute per capire che invece Alba Rohrwacher è una guerriera e che la sua forza, molto probabilmente, risiede nell’amore incondizionato per il suo lavoro. “Ho vissuto in Umbria fino all’età di 17 anni – dice – In un posto dove, quando nevicava, si rimaneva isolati per giorni. Mio padre, tedesco, ha conosciuto mia madre, si sono innamorati ed hanno deciso di vivere in campagna, di far crescere lì me e mia sorella. Lui che aveva studiato agraria è diventato apicoltore e pian piano ha creato una piccola azienda agricola in Umbria”.

Poi gli studi e l’inizio della carriera ti hanno portato in città.
Mi sono trasferita in città per studiare all’Università e contemporaneamente ho iniziato a frequentare corsi di teatro. Lavoravo con una piccola compagnia teatrale fino a quando mi sono iscritta al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho studiato molto ma sono stata anche fortunata: a volte mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto.

E così oggi sei una vera attrice ed hai al tuo attivo ben due David di Donatello e un nastro d’argento. Com’è cambiata la tua vita? E tu? Sei cambiata?
Beh, non so. Direi che … no, non credo di essere troppo cambiata, di sicuro non è cambiato il mio approccio al lavoro. Continuo a fare quello in cui credo, amo il mio lavoro e anche la vita di città.

Hai animali in casa?
No niente animali. Avendo visto come possono crescere e vivere in campagna non me la sento di limitarli dentro un appartamento. Sono stata una bambina legatissima agli animali al punto da diventare vegetariana per undici anni. Non potevo accettare di saperli uccisi per sfamare noi che potevamo mangiare anche molto altro oltre la carne. E’ stata una scelta emotiva, romantica, anche goffa. Comunque anche oggi non amo mangiare la carne. Per quanto riguarda il resto sono abbastanza attenta agli sprechi, faccio la raccolta differenziata e mi dispiaccio un po’ per la mancanza di una regolamentazione dell’umido che si produce. In campagna gli scarti alimentari sono destinati agli animali insomma da scarti diventano immediatamente materia utile.

E’ proprio vero! In Italia si fa davvero troppo poco per l’ambiente. Mi sembra che in altre nazioni si faccia molto di più: tuo padre è tedesco e quindi conoscerai anche un’altra realtà. Trovi che ci siano differenze tra noi e i tedeschi ad esempio?
Penso che in Italia quello che davvero manca è la consapevolezza del bene comune. Qui ognuno cura soltanto il proprio orticello e non esiste una dimensione comune da curare, manca quasi totalmente questa sensibilità.

Insomma, mi sembra proprio che tu sia una donna “green”.
Mio malgrado! Essendo cresciuta in campagna, questo atteggiamento fa parte del mio DNA, è qualcosa di naturale.

Possiedi macchine ?
No, generalmente mi sposto con i mezzi e anzi, sto progettando di comperarmi una bici elettrica, di quelle con la pedalata assistita.

Per concludere però vorrei sapere ancora qualcosa del tuo meraviglioso lavoro. C’è qualcosa che ti aspetti dal tuo futuro e quali sono i tuoi progetti più immediati?
Sono molto felice delle cose che ho fatto. In questo momento mi godo un periodo di vacanza e valuto delle proposte.

Alba Rohrwacher è ora a Venezia per la 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica come protagonista del film “Con il fiato sospeso” di Costanza Quatriglio, giovane e già accreditata regista, grazie al documentario del 2012 Terramatta, Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano.