Ale Senso (pseudonimo di Alessandra Odoni) a trent’anni dal primo murale, presenta una mostra personale che supera la distinzione tra arte urbana e arte contemporanea.
Il 18 ottobre 2025 inaugurazione di “ERMETICO URBANO”, mostra personale dell’artista Ale Senso, presso il nuovo spazio espositivo “Ex-Vavassori” del Museo dello Smalto di Ponte San Pietro (BG). La presentazione è alle ore 17:00 su invito e alle ore 18:00 per il pubblico. I giornalisti e i fotografi interessati a partecipare all’evento su invito (ore 17:00) sono pregati di accreditarsi contattando il referente (fondo pagina). L’esposizione sarà visitabile fino al 22 novembre 2025.

Ale Senso presenta una ricerca inedita che propone la riconcezione in piccolo formato di sue significative opere di arte pubblica – “Si vis pacem para comprensionem”, “Kura”, “Gioco di Quattro Torri” e “Meta-anfora” – alle quali si affianca l’opera inedita “Luna colante”. L’evento segna un nuovo fondamentale capitolo nella ricerca di Ale Senso e un simbolico ritorno a Ponte San Pietro, luogo in cui realizzò il suo primo murale ufficiale, esattamente trent’anni fa.
La mostra non è un semplice adattamento di formato, ma un processo “alchemico” in cui le opere vengono fuse con gli aspetti significativi dei rispettivi contesti, intesi sia in senso propriamente architettonico che simbolico. L’artista esplora la natura “liquida” dell’arte, capace di reinterpretare la realtà e di trasformarsi in una nuova architettura di forma e simbolo all’interno dello spazio espositivo.
Non possiamo non citare l’ultima opera di Zygmunt Bauman “Nati Liquidi” (Sperling & Kupfer 2017) strutturata in un dialogo con un giovane, giornalista Thomas Leoncini, dove affronta per la prima volta il mondo delle generazioni nate dopo i primi anni ’80, poiché il vero problema affrontato dall’autore, riguarda soprattutto il ritorno della violenza, della coercizione e dell’oppressione nella risoluzione dei conflitti, a scapito del dialogo e del dibattito finalizzati alla reciproca comprensione, alla rinegoziazione dei rapporti.

Siamo in un mondo che cambia velocemente, nel quale le prospettive esistenziali delle singole persone (ormai sempre più monadiche, ansiose e di fatto sofferenti di solitudine) collidono o naufragano in brusche variabilità dell’ambiente, delle filosofie esistenziali, delle agenzie educative, delle etnie e dei generi, delle culture, soprattutto in quanto le scoperte scientifiche vengono usate più per il controllo politico che per il benessere psico-fisico di tutti. Per quanto riguarda le pratiche artistiche nelle riflessioni del Post-human, punto centrale è la crisi nella definizione del corpo, non solo intesa come esteriorità fenomenica, ma in quanto r/esistenza bio-organica alle modificazioni psicofisiche che la realtà attuale impone o scatena, con tutte le ansie ed incertezze definitorie che hanno accompagnato la descrizione del cosiddetto Post-moderno; mentre il comune prefisso “post” va ad indicare la frattura gnoseologica insanabile con le precedenti posizioni culturali.
Quindi se uno dei ruoli primari del “lavoro” degli artisti è di contribuire a rappresentare e a definire l’immaginario epocale per creare una nuova weltanschauung attraverso i filtri simbolici di un linguaggio visuale, ha ragione il grande psicologo svizzero Carl Gustav Jung quando invoca una profonda trasformazione degli individui in senso spirituale, per portarli ad una soluzione delle personali sofferenze psicologiche. Una strada fondamentale rimane quella del tentare di unirsi alla parte di Sé che ha radici collettive di appartenenza (ben oltre etnie e religioni) mentre al contempo prendere le distanze dall’Ego ristretto e confinato del qui ed ora.
Concludendo con le parole dell’artista a commento:
- “Spesso mi sono chiesta quale sarebbe stato il risultato del prendere alcuni di questi lavori [di arte urbana] e riadattarli in una forma altra, trasmutarli, creando nuovi oggetti con un design finale che includesse non solo gli aspetti visuali, simbolici ed ermetici dell’opera in sé ma anche architettonici, naturali e/o paesaggistici, presenti e peculiari dello spazio in cui avevo operato.”

Dai 2287 mq del suo “Quiete” (noto anche come “La Porta del Mare”), realizzato nel 2021 a San Vito lo Capo (TP), tutt’ora la più grande opera pavimentale su superficie multisport al mondo nonché finalista al prestigioso Arte Laguna Prize XVII ed., alle 24 pagine di “Un Avión para Volar”, libro illustrato pubblicato con la casa editrice spagnola La Cuentería Respetuosa e vincitore del premio speciale della giuria “per lo stimolo dell’immaginazione nella letteratura” al Moonbeam Children’s Book Awards 2024, Ale Senso dipinge l’essere umano, le sue passioni, le sue sofferenze e le sue gioie costruendo con la sua poetica un neo-umanesimo che si contrappone alla deriva individualista e, al contempo, disumanizzante che sta attraversando le società occidentali.
L’artista Ale Senso, conosciuta ed amata a livello internazionale, è nata a Bergamo ed il suo percorso artistico è iniziato già durante gli anni del liceo artistico della città lombarda proprio sulla scena del Graffiti writing prima e, successivamente, della Street art. Negli anni dell’Accademia, nell’ambito di studi incentrati sull’arte concettuale, sviluppa diversi progetti performativi e di arte visuale. Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 2001, dove nel frattempo si è trasferita, continua il suo percorso a Berlino e, attualmente, a Roma. I frequenti spostamenti in Italia e in Europa le consentono infatti di partecipare ad eventi, convention e mostre nonché di collaborare con diverse aziende sia in ambito nazionale che internazionale.

Parlando infine dello spazio espositivo “Ex-Vavassori” del Museo dello Smalto di Ponte San Pietro (BG) preme sottolineare che è nato nel 2018 per volere del collezionista Attilio Compagnoni e attualmente gestito da ARTCHIVIO SMALTOTECA ETS.
Il Museo dello Smalto vanta una collezione permanente di opere d’arte, realizzate con tutte le tecniche dello smalto a fuoco, unica al mondo con oltre 1500 pezzi provenienti da tutto il globo e da un arco temporale che va dal I sec d.C. al presente, a cui si aggiungono oltre 500 pezzi della collezione permanente di oggetti di design smaltati del Novecento. Ospita una biblioteca tematica, un laboratorio e la sezione italiana del CKI – Creativ Kreis International – Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee organizza regolarmente mostre sia collettive che personali senza limiti di tecnica.
“ERMETICO URBANO” – personale di Ale Senso – spazio espositivo “Ex-Vavassori”, Museo dello Smalto, via Garibaldi 64, Ponte San Pietro (BG)
Inaugurazione: 18 ottobre 2025, ore 17:00 (su invito), ore 18:00 (pubblico)
Dal 19 ottobre al 22 novembre 2025 – Da martedì a venerdì, 15:00/19:00. sabato e domenica, 10:00/13:00 e 15:00/19:00. Dal 22 ottobre al 10 novembre la mostra sarà visitabile solo previo appuntamento.
Contatti -Domenico Richichi – e-mail: domenico@alesenso.it – tel:+39 391 133 28 69 – website: alesenso.it – linkedin.com/in/ale-senso / IG: instagram.com/sensoale / FB: facebook.com/ale.senso



























