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Amazzonia, a rischio le palme

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In Amazzonia si sta assistendo ad un particolare fenomeno: il ‘restringimento’ dei semi di alcune palme che diventano piu’ deboli e vulnerabili ai cambiamenti climatici. La colpa? E’ dell’attività umana. Questo il risultato della ricerca, coordinata da Mauro Galetti dell’universita’ statale di San Paolo, pubblicata su Science.

Le palme vittime del cambiamento climatico

Il risultato mostra come l’attivita’ umana puo’ innescare rapidi cambiamenti evolutivi nella foresta. Il fenomeno e’ stato osservato nelle palme che vivono nelle macchie di foresta, frammentata a causa dell’introduzione delle coltivazioni di caffe’ e canna da zucchero.

I ricercatori hanno raccolto piu’ di 9.000 semi da 22 diverse popolazioni della palma Euterpe edulis  e hanno usato una combinazione di analisi statistiche, genetiche e modelli evolutivi per cercare di comprendere come mai solo i semi delle palme presenti nelle macchie di foresta, si fossero rimpiccioliti nel tempo.

Sono stati considerati molti fattori, dai cambiamenti climatici alla fertilita’ del suolo, ma alla fine solo l’assenza di uccelli di grandi dimensioni nella zona, come i tucani, ‘sfollati’ dall’agricoltura, potrebbe spiegare la diminuzione delle dimensioni dei semi.

Dopo la scomparsa dalla zona degli uccelli mangiatori di semi di grandi dimensioni e che garantivano la dispersione nell’ambiente dei semi di queste palme, le piante per sopravvivere hanno dovuto cominciare a produrre frutti piu’ piccoli in grado di essere dispersi da uccelli piu’ piccoli come i tordi. Ma i semi piu’ piccoli sono piu’ vulnerabili alla disidratazione e non in grado di sopportare il cambiamento climatico previsto.