Home C'era una volta Amundsen conquista l’Antartide

Amundsen conquista l’Antartide

SHARE

Il 14 dicembre 1911 l’esploratore Roald Engelbregt Gravning Amundsen conquista per primo il cuore dell’Antartide.

Il continente sotto i ghiacci

La possibilità che all’estremo polo meridionale della Terra ci fosse un continente venne intuita dagli antichi geografi molto tempo prima che il Circolo Polare Antartico fosse attraversato per la prima volta dal capitano Cook nel gennaio del 1773. Cook avvista i grandi iceberg piatti dell’Antartide, ma se ne torna a casa con il dubbio sulla reale esistenza di un continente sotto i ghiacci. Nei suoi appunti di viaggio scrive che se qualcuno «avesse la determinatezza e il coraggio di chiarire questo problema (l’esistenza di un continente) spingendosi ancora più a sud di quanto abbia fatto io, non gli invidierò la fama della scoperta, ma mi permetto di affermare che il mondo non ne ricaverà alcun beneficio». Ha torto. Contrariamente alle sue previsioni, la scoperta dell’Antartide consentirà al mondo di disporre del più grande laboratorio scientifico mai esistito, abitato da alcune centinaia di scienziati di nazioni diverse che collaborano tra loro in progetti di ricerca pura. Il continente antartico viene avvistato per la prima volta, da lati diversi, da spedizioni russe e britanniche nel 1820 e nel mese di febbraio dell’anno dopo l’americano John Davis diventa il primo uomo che consapevolmente mette piede sul suo territorio. Deve passare quasi un secolo, però, prima che questa massa di terra ghiacciata attiri l’attenzione degli esploratori.

Il primo di una lunga serie

Il primo conquistatore del Polo Sud è proprio il norvegese Amundsen, che lo raggiunge il 14 dicembre 1911. In genere nelle esplorazioni conta solo il primo arrivato, ma non si può dimenticare il capitano inglese Robert Falcon Scott, che raggiunge il Polo Sud un mese dopo il rivale, nel gennaio del 1912, e muore di fame e di stenti nel viaggio di ritorno insieme a tutti i suoi compagni d’avventura. Dopo gli esploratori arriveranno i geografi e gli scienziati e, in pochi anni, il mondo riuscirà a scoprire cosa si celi in quella landa desolata all’estremo sud del nostro pianeta. Si stabilirà così con certezza che la regione antartica è costituita principalmente da un continente, l’Antartide, che ha un territorio pari a una volta e mezza quello degli Stati Uniti d’America. Il resto è costituito dal mare, in buona parte coperto dalla banchisa galleggiante e da isole deserte come la Georgia Australe, l’isola Heard e l’isola Bouvet.

 

Previous articleLo “scandalo dei corpi pensanti” nelle poesie di Edda Billi
Next articleLilian Terry, l’italiana d’Egitto
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".