Home C'era una volta Bob Dylan si esibisce per il papa

Bob Dylan si esibisce per il papa

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Il 27 settembre 1997 Bob Dylan partecipa a Bologna a un concerto nell’ambito del Congresso Eucaristico.

Knockin’ on heaven’s door

L’evento è caratterizzato dalla presenza del Papa al quale alcuni ragazzi leggono i testi di Forever young e Blowin’ in the wind prima dell’esibizione del cantautore. Quando Bob Dylan sale sul palco, forse perché è reduce da una serie di cure per problemi cardiaci appare gonfio e dà l’impressione di essere sofferente. La canzone d’apertura del suo breve concerto è Knockin’ on heaven’s door. La band che l’accompagna è composta da Dave Kemper alla batteria, Larry Campbell alla chitarra, Bucky Baxter al dobro e ai cori e Tony Garnier al basso.

Il saluto al Papa

Il Papa assiste al concerto seduto su una specie di scranno collocato lateralmente al palco. La seconda canzone è A hard rain’s a-gonna fall. Al termine del brano Tony Garnier si avvicina a Dylan e parlandogli all’orecchio gli annuncia che può andare a salutare il Papa. Il cantautore si toglie il cappello e raggiunge lo raggiunge. Dopo il breve omaggio torna sul palco e chiudere l’esibizione con Forever young, un esplicito omaggio a Wojtyla.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".