Home C'era una volta Bob Howard, un solista apprezzato più dal pubblico che dalla critica

Bob Howard, un solista apprezzato più dal pubblico che dalla critica

SHARE

Il 20 giugno 1906 nasce a Newton, nel Massachusetts, il pianista e cantante Bob Howard, all’anagrafe Joyner Howard.

Numerosi ingaggi

Trasferitosi a New York nel 1926, lavora come solista in diversi club. La sua carriera discografica, durante la quale registra molti dischi spesso in compagnia di jazzmen di primordine, inizia nel 1931. Sempre da solo ottiene numerosi ingaggi nei più importanti locali newyorkesi. Nella sua lunga carriera effettua anche numerose tournée in Europa dove riceve una caldissima accoglienza.

Il primo afro-americano a curare una serie di programmi radiofonici

Dal 1935 è il primo fra gli artisti afro-americani a curare una serie di programmi radiofonici e negli anni Cinquanta anche uno show televisivo alla CBS. La critica lo considera un ottimo entertainer, anche dotato di jazz feeling, ma troppo dipendente dal modello Fats Waller. Muore il 3 dicembre 1986.

 

Previous articleElsa Fiore dalla canzone alla rivista e poi al cinema
Next articleAmiche per l’Abruzzo, musica e solidarietà al femminile
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".