Home C'era una volta Bukka White, un protagonista del blues del Delta

Bukka White, un protagonista del blues del Delta

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Il 12 novembre 1909 ad Aberdeen, una località nei pressi di Houston, nel Mississippi, nasce il bluesman Bukka White registrato all’anagrafe con il nome di Booker T. Washington White.

Vagabondaggi e guai

Tipico esponente del blues del Delta inizia a suonare il violino sotto la guida di suo padre mentre il suo maestro di chitarra si chiama Sam Patterson. È lui che gli insegna la tecnica del bottleneck tipica della regione del Delta e caratteristica dominante dello stile di White. All’inizio degli anni Venti inizia a vagabondare incontrando prima Charley Patton e poi Victor Smith con il quale dà vita a un originale duo. Nel 1926 forma anche una piccola orchestra. Nel 1937 ottiene un buon successo con Shake ‘em on down, ma proprio nello stesso anno viene condannato per tentato omicidio e rinchiuso in carcere dove due anni dopo lo scova il ricercatore Alan Lomax interessato a registrare i suoi brani per la Biblioteca del Congresso. Grazie anche all’intervento di Lester Melrose, allora manager della Bluebird, Bukka viene scarcerato. In segno di gratitudine accetta di incidere dodici blues in cambio di una cifra irrisoria. Torna poi a vagabondare con la chitarra in spalla tra Baltimora e Cleveland, St Louis e Detroit e nel 1943 si stabilisce definitivamente a Memphis dove scopre che come rigattiere o scavatore di fosse biologiche guadagna molto di più che come bluesman.

Il successo

Sull’onda della riscoperta del blues negli anni Sessanta White viene rintracciato da John Fahey ed Ed Denson e convinto a tornare a suonare. Con la reinterpretazione del suo celebre Fixin’ To Die da parte di Bob Dylan e della canadese Buffy Sainte-Marie, i suoi dischi ed il suo personaggio sono diventati famosi e lo stesso dicasi della sua musica, che tuttavia va divisa in due filoni realmente molto diversi l’uno dall’altro. Da una parte quella incisa prima della guerra, dall’altra quella registrata dopo il 1963. In entrambe, tuttavia, si possono apprezzare degli elementi comuni originali e affascinanti, che fanno di Bukka White uno degli interpreti più autentici e fedeli della tradizione del Mississippi blues. Secondo una leggenda confermata dagli interessati, è lui a scoprire nel suo giovanissimo cugino Riley Ben King un vero talento e a regalare la prima chitarra al futuro B. B. King. Muore a Memphis, nel Tennessee, il 26 febbraio 1977.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".