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Cosa rischia l’Italia con il TTIP

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Le organizzazioni della Campagna Stop TTIP Italia promuovono, il prossimo venerdì 15 aprile alle 14.30, un incontro con la stampa per lanciare la mobilitazione nazionale contro il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) e in difesa dei diritti e dei beni comuni. La manifestazione avrà luogo a Roma il 7 maggio prossimo.

Cosa rischia l’Italia con il TTIP

La manifestazione, che avrà luogo a Roma il 7 maggio, sta già registrando l’adesione di decine di movimenti, organizzazioni, sindaci, comitati, sindacati, associazioni contadine e consumeristiche, ambientalisti, agricoltori, piccole imprese. Gli obiettivi, i contenuti e altre informazioni sull’evento verranno illustrati durante la conferenza stampa.Oltre ad esponenti di Arci, Attac, Cgil, Legambiente, Progressi, Movimento consumatori, Slow Food  (tra i promotori della Campagna), interverrà l’ex deputata e parlamentare democratica americana Sharon Treat, docente di diritto ambientale e analista di politiche pubbliche, esperta di commercio internazionale, per illustrare gli ultimi sviluppi dei negoziati tra Unione Europea e USA sul TTIP.

Sharon Treat, anche grazie alla sua esperienza costruita come deputata e senatrice del Maine, metterà in luce gli effetti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini, sulle politiche agricole di un’eventuale approvazione del TTIP: la Treat, sia nei suoi incarichi pubblici che come avvocato di organizzazioni ambientaliste, ha avuto modo in diverse occasioni di esprimere le proprie preoccupazioni ai negoziatori del trattato.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il nuovo report “Il TTIP fa bene all’agricoltura italiana?” redatto da Monica Di Sisto, vice presidente di Fairwatch e portavoce della Campagna, nel quale, attraverso un’analisi puntuale e circostanziata, si evidenziano gli aspetti più pericolosi del trattato internazionale in relazione al settore agricolo del nostro Paese: oltre a presentare l’impatto del TTIP sull’intero sistema, si ipotizzano alcuni possibili scenari legati alla produzione di olio, vino, formaggi e carni – settori strategici del consumo quotidiano.

Tra gli invitati ci sono i gruppi politici che sostengono la campagna e i parlamentari di tutte le formazioni politiche.

Fuori il TTIP dalla mia città!

Dal sito dedicato: Firma per fermare il TTIP

“Siamo preoccupati dell’impatto che il TTIP avrà sulla nostra economia e sulla nostra vita, perché questo accordo è concepito per favorire gli interessi delle grandi imprese multinazionali, soprattutto americane. Il TTIP rischia di compromettere la qualità del nostro cibo, dell’ambiente, la nostra salute e i nostri posti di lavoro.