Home C'era una volta Donn Trenner, un pianista duttile e curioso

Donn Trenner, un pianista duttile e curioso

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Il 10 marzo 1927 a New Haven, nel Connecticut, nasce il pianista Donn Trenner, il cui nome vero, all’anagrafe risulta essere Donald R. Trenner.

Dalla classica al jazz

Assecondato dai genitori inizia presto a studiare pianoforte classico, ma all’inizio degli anni Quaranta incontra il jazz e ne resta folgorato. Il suo debutto in pubblico avviene con gli Yale Collegians nel 1943. Ci resta poco, però, perché nello stesso anno entra a far parte del gruppo di Ted Fio Rito con cui suona fino al 1945). Nel 1946 è il leader della Air Corps Band.

Un pianoforte per i grandi del jazz

Nella seconda metà degli anni Quaranta suona con l’orchestra di Buddy Morrow e con la moglie, la cantante Helen Carr, in trio a San Francisco. Curioso eduttile nel corso del decennio successivo suona con molti grandi protagonisti della scena jazz come Charlie Barnet, Jerry Gray, Stan Getz, Charlie Parker, George Auld, Jerry Fielding, Skinnay Ennis e con Les Brown, con il quale rimane per molti anni. Occasionalmente si esibisce anche con Oscar Pettiford e Anita O’Day. Nel corso della sua carriera ha inciso con Les Brown per le case Coral, Capitol e Kapp, con Howard Mc Ghee, Frances Faye e Betty Roche per la Bethlehem. Muore il 16 maggio 2020.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".